La parola coworking sta diventando ormai di uso comune nel nostro vocabolario, poiché sono tanti gli spazi di condivisione del lavoro che stanno aprendo in città.

Ma ce n’è uno, nuovo di zecca, che si trova a Milano, in viale Caldara, che propone qualcosa di diverso e di particolare rispetto agli altri spazi coworking.

Si chiama Coffice ed è stato fondato da una coppia di marito e moglie, Alberto e Irene Barazzetti, che, nel loro spazio, mettono a disposizione dei lavoratori, oltre ad un posto dove svolgere la loro professione e una connessione Wi-Fi, anche una consumazione al bar, completa di un ricco buffet dolce e salato.

Questa idea, unica nel suo genere a Milano e preceduta da un locale a Roma, l’AntiCafè, ci è piaciuta molto e, per questo, abbiamo deciso di intervistare i suoi due giovani fondatori.
Ecco cosa ci hanno raccontato.

In un periodo difficile come quello che l’Italia sta attraversando, è piacevole ed incoraggiante assistere al sorgere di progetti ed iniziative interessanti, proprio come Coffice. Ci raccontate come è nato?

Io e mia moglie Irene facevamo i maestri di snowboard e di sci. Un anno fa è nata nostra figlia Bianca. Da quel momento sono cambiate le nostre priorità. Mentre prima lavoravamo stagionalmente, adesso abbiamo la necessità di un lavoro fisso così abbiamo pensato di aprire un’attività tutta nostra. Coffice Milano nasce durante un viaggio a Parigi, dove rimaniamo incuriositi da un bar che in realtà non era un bar. Si pagava il tempo trascorso all’interno del locale e non la consumazione. Così abbiamo pensato di realizzarne uno analogo a Milano.

Il coworking rappresenta, secondo voi, la risposta ad un periodo di crisi o una tendenza che avrà lunga durata?

Secondo noi il coworking è un’ esigenza che durerà per molti anni. I liberi professionisti solitamente hanno bisogno di uno spazi dove lavorare e noi glielo offriamo. Anche chi lavora in ufficio e vuole organizzare una riunione informale può usufruire di Coffice.
Il nostro locale non è adatto solo al lavoratore, ma anche allo studente o alla signora che vuole bere un tè leggendo un libro in un luogo tranquillo.

Da quando avete aperto il vostro spazio, potete già fare un bilancio? Come è stata accolta la vostra originale proposta?

Abbiamo aperto due settimane fa e non pensavamo potesse ingranare così velocemente. La risposta dei milanesi è stata positiva. Ovviamente qualcuno che storce il naso c’è ma non pretendiamo che la nostra idea piaccia a tutti.

Avete già dei clienti tipo, o la vostra è una clientela variegata?

La nostra è una clientela variegata dal lavoratore allo studente, alla signora di mezza età. Durante la settimana ci sono più lavoratori e studenti mentre il sabato più persone che vengono a fare colazione.

Voi siete marito e moglie: come vi dividete i compiti? Lavorare insieme è un vantaggio o una sfida, per una coppia?

Come coppia non abbiamo nessun problema a lavorare insieme. Anzi ci dividiamo i compiti equamente. Irene si occupa maggiormente della cucina mentre Alberto della sala. Lavorare insieme è sicuramente un vantaggio perché siamo complici!

Prima di fondare Coffice, la vostra vita era completamente diversa. Avete mai temuto di fare un salto nel buio? Ed ora, tornereste indietro o siete soddisfatti?

Sicuramente in questo periodo storico per aprire un’attività bisogna avere molto coraggio. Noi abbiamo avuto un aiuto dai nostri genitori ma aprire un’attività completamente nuova per Milano è stato comunque una scelta difficile. Non torneremmo indietro perché il lavoro ci piace molto!
Oltre ad essere un bar a tempo siamo anche uno spazio dove vengono organizzati corsi ed eventi che per noi sono molto importanti! Ci piacerebbe lavorare anche con stranieri avendo la fortuna di parlare inglese e francese entrambi mentre Irene parla anche spagnolo.

Vera MORETTI