Afferma spiegandoci il professor Carlo Di Stanislao dell’Università dell’Aquila

Nella medicina cinese, i segni dell’aging si riconducono a un deficit di jing, che è in rapporto con l’origine e la qualità degli esseri e con la loro riserva di vitalità”… “E’ in stretta relazione con l’espressione della luce dell’essere che si manifesta nello splendore dello sguardo e del colorito. L’agopuntura è in grado di agire sullo jing, favorendone ripristino e normalizzazione“.

Stop quindi a metodi invasivi come botox o filler o quelli più costosi promessi da “creme miracolose” adesso la vera innovazione è guardare al passato con la medicina cinese!

Fra i tanti benefici che apporta questa pratica c’è quello, forse meno conosciuto, di rimedio anti-età; vengono stimolati alcuni punti ‘strategici’ per migliorare il funzionamento del metabolismo e l’equilibrio complessivo dell’organismo apportando dei benefici tangibili alla nostra pelle.

Sfatiamo subito un mito: non esistono effetti miracolosi e lo afferma Marco Visconti, responsabile dell’Ambulatorio di agopuntura dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina a Roma.
Qui gli aghi vengono utilizzati per rallentare e non cancellare i segni del tempo.

Il dott. Visconti ci spiega che in ambulatorio “con l’agopuntura eseguiamo interventi per attenuare le rughe, le macchie sulla pelle, la couperose, le smagliature. Il viso e il décolleté sono punti strategici dove si concentrano le energie e se qualcosa non funziona bene nell’organismo i segni possono manifestarsi proprio sulla pelle del viso, a partire dal colorito spento o violaceo, dalle macchie alle occhiaie. Dunque bisogna arrivare a una diagnosi per capire cosa non funziona nell’organismo e rimuovere il problema alla radice con sedute di agopuntura mirate“.

Andando a stimolare alcuni punti particolari si riesce a rallentare i segni del tempo. I punti d’agopuntura del volto sono particolarmente importanti, sia per l’azione locale, sia perché trattano gli organi corrispondenti. Quello che viene promesso è un ringiovanimento globale, un rassodamento dei tessuti e una visibile distensione delle rughe. Il miglioramento è graduale. Il risultato finale sarà un viso disteso, riposato con una pelle visibilmente compatta e luminosa.

Claudio Corbellini che insegna agopuntura all’Università di Pavia ci spiega che “In poche parole si arriva a una rivitalizzazione biologica del viso: il cosiddetto biolifting, che, negli Stati Uniti, ha sostituito, in molti casi, i trattamenti con botulino o filler. L’abbinamento con una maschera vegetale di origine tibetana incrementa notevolmente i risultati e rende, già alla fine della prima seduta, la pelle estremamente morbida. Il trattamento si affronta con 10 sedute due-tre volte la settimana“.

Quindi non ci resta che provare, sfatiamo il detto che per essere belle bisogna soffrire, godiamoci del tempo per noi, distendiamoci ed equilibriamoci sono sicura che la nostra pelle apprezzerà molto questa inversione di marcia!

Alessandra Gilardi