Proprio oggi, mercoledì 15 marzo si celebra la Giornata del Fiocchetto lilla. Una iniziativa nazionale a sostegno della sensibilizzazione delle malattie alimentari. La giornata è stata fondata 5 anni fa da Stefano Tavilla, presidente dell’Associazione Mi nutro di vita e padre di Giulia, una ragazza morta per problemi legati alla bulimia che ha deciso di battersi per chi soffre di disturbi alimentari affinchè venga visto, accolto e curato in strutture idonee. «Il fiocchetto lilla – spiega Tavilla – significa la creazione di una giornata nazionale che può e deve essere punto di partenza per far si che parlarne divenga una realtà che i numeri da epidemia sociale di queste malattie meritano».

Giulia non era di certo l’unica a soffrirne. In Italia, oltre 3 milioni di persone soffrono di DCA (disturbi del comportamento alimentare),  – secondo i dati diffusi dall’Associazione ABA per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia e i disordini alimentari – Oltre l’ 80% hanno subito abusi e maltrattamenti. Nell’ 85% dei casi si tratta di donne adulte, adolescenti e bambine. Negli ultimi anni il fenomeno riguarda anche gli uomini (circa il 20%).

L’anoressia e la bulimia sono il sintomo tangibile di un dolore che non si vede, di un disagio psicologico lungamente incubato, segno di una crepa nella memoria o nella vita famigliare  – scrive Fabiola De Clercq, fondatrice dell’associazione ABA e autrice del libro Fame d’Amore – La persona anoressica e la persona bulimica sono come il gatto dei cartoni animati che inseguito dal grosso cane del quartiere si arrampica velocemente in cima a un albero, per cercare il rifugio e la protezione che non saprebbe trovare altrove. Da lassù guarda con sufficienza e sollievo ciò che dal basso lo minaccia. Da lassù è sicuro di avere un controllo totale, a trecentosessanta gradi, del mondo sottostante. In più, se scendesse dovrebbe anche fare i conti con ciò da cui si era messo al riparo”.

A chi ha avuto la fortuna di non imbattersi in queste problematiche probabilmente non è facile comprendere la gravità di questi disturbi che sono difficili da trattare ma possibili da combattere.  Il Ministero della salute è attualmente impegnato nella stesura di Linee di Indirizzo per la riabilitazione nutrizionale in ambito dei disturbi alimentari, con un Gruppo di Lavoro di esperti e rappresentanti regionali e in occasioni come questa l’obiettivo è proprio quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e di raccontare le storie di guarigione.

Sono molte le associazioni sul territorio che si occupano di questo tutto l’anno. Incontri di sostegno per le famiglie, prevenzione, psicoanalisti, psicoterapeuti, medici internisti che mettono a disposizione la propria professionalità per costruire un percorso di guarigione.

Su disturbialimentarionline.it è possibile trovare il centro più vicino ed esiste anche un numero verde, 800180969, SOS DCA gestito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il 15 marzo in parlamento verranno distribuiti i fiocchetti lilla che simboleggiano l’impegno a sostenere i programmi di prevenzione e cura delle malattie alimentari.

In un periodo in cui leggiamo di ‘diete miracolose’ e corpi perfetti in vista dall’estate, ‘bikini body’ da riviste patinate è bene soffermarci su ciò che davvero ci fa bene. Non sono solo i corpi ad aver eun peso ma anche le parole, che possono fare male.

MaZ