Happy Hour con un aperitivo e qualche spuntino? Una volta, forse, ma oggi i tempi cambiano e si approfitta di quell’ora di tempo per organizzare incontri tra coloro che si sono sottoposti alla chirurgia estetica e chi, invece, ancora devono decidere se cedere alla moda del “ritocchino”.
Potrebbe sembrare surreale, invece, se ci pensiamo bene, qualcosa di sensato c’è. Sono tante, infatti, le persone che non sanno molto di chirurgia estetica e si avvicinano ad essa a cuor leggero o con poche e inesatte informazioni. Per questo, gli incontri durante l’ora dell’happy hour potrebbero davvero essere utili per sfatare alcuni miti e rendere più consapevoli di ciò che si sta per fare.
Questa nuova tendenza parte da Milano, da un’idea del dottor Marco Viganò, specialista in chirurgia plastica e socio SICPRE – Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva Estetica.
“Noi chirurghi siamo sempre più favorevoli all’incontro e al dialogo tra i pazienti operati e quelli che si apprestano a farlo, al fine di creare sempre nuove opportunità di dialogo. Nel mio studio, per esempio, abbiamo creato una sorta di salotto di incontro tra le mie pazienti già operate e le donne che si rivolgono a me per un intervento. Questo crea un clima piacevole di confronto e di scambio, combinazione ideale per affrontare il percorso e superare i timori legati ad un intervento di chirurgia”.
Un aspetto, però, che il dottor Viganò non trascura mai, è quello di ribadire sempre ai suoi pazienti che si tratta di un intervento chirurgico e che non deve essere sottovalutato, come non si devono mai dimenticare buon senso e buon gusto. Per questo, uno dei compiti di un bravo medico è quello di far arrivare all’intervento solo le pazienti consapevoli di ciò a cui stanno andando incontro, compresi i rischi e i postumi dell’operazione.
Il trend dell’happy hour del ritocchino è stato già sperimentato a Londra, con uno spirito completamente diverso. La Barbie umana, infatti, ha organizzato la My Big Fat Plastic Surgery Prize Draw Party, una serata con una lotteria la cui vincitrice ha vinto un buono per un intervento plastico a sua scelta del valore di 4.000 sterline.
Simile anche ciò che è accaduto in Germania, dove un chirurgo molto stimato ha organizzato un congresso sulla chirurgia estetica e sulla medicina dentistica presso la sua clinica di Lindau, dopodiché, durante la serata di gala che concludeva il convegno, ha elargito, grazie ad una tombola, un buono di 10mila euro da poter spendere in un’operazione di chirurgia estetica.
Per una volta, noi italiani abbiamo preso le distanze da queste a dir poco strambe iniziative per realizzarne, una che, invece, potrebbe rivelarsi costruttiva. Possiamo dire, in questo caso, che Italians do it better!
Vera Moretti