Come si riconosce un seno rifatto bene. Beh, dipende da molti fattori: dalla forma del seno iniziale, dalla magrezza che renderà la protesi più visibile, dal suo posizionamento sopra o sotto muscolare.

Se sopra muscolare bisognerà usare protesi a basso profilo per evitare lo sgradevole “gradino perimetrale”; sotto muscolo si utilizzeranno protesi ad alto profilo per la compressione che il muscolo esercita schiacciando la protesi.

La cosa su cui bisogna assolutamente prestare attenzione è che non ci sia un incapsulamento della protesi come reazione dell’organismo ad un corpo estraneo: questo aspetto, infatti, renderebbe il seno duro ed a forma di palla da tennis.

Concettualmente, l’abilità del chirurgo deve essere quella di sapere scegliere la giusta protesi sia per forma che per dimensioni. Deve farlo in ogni singolo caso, nonché saper posizionare “scollando”, laddove necessario, la protesi vada a riempire: in alcuni casi è necessario riempire un polo inferiore dando la forma a goccia; in altri bisogna riempire verso l’interno, come nei seni lateralizzati, oppure il polo superiore.

Se queste basilari norme non vengono prese in considerazione e rispettate, la visibilità del seno sarà troppo evidente.

Dr. Alberto Orlandi, chirurgo estetico e molto etico

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