Giorni e giorni di Fashion Week. Da Londra a New York, da Milano a Parigi. Giorni di modelle perfette in passerella, di giovanissime it-girl e di blogger dai fisici perfetti, strette in pellicce griffatissime. Poi arriva H&M e ribalta tutto. Sfila a Parigi, durante la Settimana della Moda, e porta sulle passerelle un messaggio importante: la bellezza è per tutti. Impossibile credere ancora in un unico canone che sia universale. Sfaccettato è l’animo delle donne, per questo bisogna imparare ad esprimere l’individualità e le diversità delle femminilità.

Il colosso svedese di Fast Fashion ha quindi scelto di argomentare la sua tesi facendo indossare la collezione H&M Studio per l’Autunno Inverno 2016/2017 a modelle di età, storie e fisicità diverse. Così insieme ad Anna Cleveland ha sfilato anche Pat Cleveland, madre della modella e icona degli anni ’70, che nonostante i suoi 65 anni ha esibito una posa fiera e una sicurezza che la rendono ancora più bella.

Ha sfilato una delle top del mondo curvy, la modella Ashley Graham, prima tra le plus-size ad essere scelta come ragazza copertina della Swimsuit Issue nella storia di Sports Illustrated. Ha riportato in passerella la straordinaria Amber Valletta, che all’età di 42 anni non aveva e non ha nulla da invidiare a Freja Beha Erichsen, Anja Rubik e Natasha Poly, sue giovanissime colleghe. Ha frugato nei lookbook dei nuovi talenti, puntando su volti come Hari Nef e Andrej Pejic, che si fanno portavoce di una nuova idea della bellezza.

Una bellezza plurisfaccettata, insomma, che ha indossato una collezione molto folk, che mescola ne elementi sartoriali al DNA folkloristico svedese, caratterizzata da una silhouette morbida, estremamente femminile, con cui contrastano stivali da cowboy e cappelli Gaucho, in look impreziositi da fasce per capelli e tracolline. Una collezione di cui, anche questa volta, si parlerà.

Pinella PETRONIO