Se in questi giorni, in fila alla cassa del supermercato o sull’autobus tornando da lavoro, avete avuto modo di scorrere l’homepage di Instagram, avrete sicuramente notato l’invasione di donne dal fisico perfetto in shorts cortissimi, abiti bianchi all’uncinetto, cappelloni a larga tesa e camicie a fiori. Blogger, star del mondo della musica, modelle, attori, attrici e pure Barbie (senza metafora) si sono spostati in gran massa in California per partecipare all’evento musicale più cool dell’anno: il Coachella.

Una manifestazione che ormai da qualche anno ha quasi perso, benché sul palco si siano alternati artisti del calibro di AC/DC, Florence + The Machine, Madonna e David Guetta, l’animo con cui è nata, diventando ghiotta occasione per socialité e smaniosi di fama, che mesi prima organizzano un piano di battaglia giornaliero con i look che devono indossare, per farsi vedere. Una sorta di sfilata a cielo aperto, che fa rosicare chi, per un motivo o per un altro, non riesce ad andare. Dalla cura che ci mettono tutti per scegliere l’outfit giusto, da spammare poi su tutti i social network possibili e immaginabili, pare evidente che nessuno si trova lì per ascoltare la musica.

Qualcuno ha anche provato a paragonare la manifestazione musicale (?) a Woodstock, ma possiamo dire con assoluta certezza che il Coachella non ha niente, ma proprio niente, in comune con lo spirito ribelle con cui i giovani sessantottini si avvicinavano – più di 400.000 – alla musica. Qui, della musica, non importa niente a nessuno. Ed è proprio per questo che intendiamo parlare del Coachella come di un evento della moda. Le sorelle Hilton, Alexa Chung, Hillary Duff, Kendall Jenener, Fergie, Katy Perry, Chiara Ferragni, Alessandra Ambrosio. Mancavano solo i due leocorni. Anche Barbie ha spammato il suo profilo instagram con foto scattate sotto la grande ruota panoramica.

La scelta del look è ricaduta su abiti e accessori dal vago sapore woodstockiano: gilet e giacche di pelle con le frange, stivali e stivaletti, sandali ultraflat rigorosamente in cuoio, shorts, corone di fiori sulla testa, headband, shorts, cappelli a tesa larga, senza dimenticare gonnelloni e maxi dress in stampa floreale e grandi occhiali da sole. Tutte (tutti) pronti a farsi fotografare. Giusto per farvi un’idea di quanto poco abbia a che fare questa manifestazione con il mondo della musica e di quanto, invece, molto abbia in comune con il mondo della moda.

 

Pinella PETRONIO