Giorgio Armani dice addio. Dal prossimo autunno-inverno sulle passerelle del Re della Moda non vedremo più nessuna pelliccia. “Il progresso tecnologico di questi ultimi anni ci ha consentito di raggiungere valide alternative, che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali. Proseguendo il processo intrapreso da tempo, la mia azienda compie quindi un passo importante che testimonia la particolare attenzione alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale“, ha affermato Armani.

In accordo con la Fur Free Alliance, il Gruppo Armani prosegue un processo iniziato già da qualche tempo, ovvero da quando il designer ha scelto consapevolmente di non utilizzare più nelle sue linee accessori pellami esotici, come struzzo e coccodrillo, prediligendo al loro posto materiali in stampa. Ad applaudire la scelta di Armani la Lav, che la definisce una svolta storica nel mondo della moda, e che ne approfitta per ribadire che ha da poco lanciato il progetto Animal Free Fashion (un nuovo progetto per una Moda etica, che difende tutti gli animali sfruttati nell’industria dell’abbigliamento). “Si tratta di un’iniziativa di successo, che conferma l’interesse in netta crescita del pubblico verso prodotti etici e le straordinarie potenzialità creative, produttive e di business del settore“, fanno sapere dalla Lav.

Simone Pavesi, responsabile Lav Moda Animal Free, ha inoltre aggiunto: “Questa decisione fa onore alla Maison Armani e rafforza una strada già tracciata e consolidata dalla Lav in anni di campagne antipellicce nel mondo, in favore della moda responsabile e sostenibile. Gli estimatori dello stile Armani saranno entusiasti: una scelta di vero stile per il re della moda, amato e apprezzato in tutto il mondo. Un segnale inequivocabile per il settore, da tempo sollecitato a convertirsi verso una produzione non cruenta“.

A sottolineare l’importanza dell’iniziativa ci ha pensato anche Joh Vinding, presidente della Fur Free Alliance: “L’annuncio di Giorgio Armani relativo al non utilizzo di pellicce – ha affermato – dimostra che gli stilisti e i consumatori possono avere rispettivamente libertà creativa e prodotti di lusso senza per questo ricorrere alla crudeltà nei confronti degli animali. Per decenni Giorgio Armani è stato un trendsetter nel mondo della moda e la sua ultima comunicazione è la prova che la sensibilità e l’innovazione rappresentano il futuro di questo settore“.

Il Re della moda non è tuttavia il primo ad avere sposato la filosofia fur-free. Pioniera in questo senso è stata Stella McCartney, portavoce di una moda attenta non solo al mondo animale, ma anche all’ambiente. Elisabetta Franchi ormai dal 2011 non utilizza più pellicce e nell 2015 ha scelto di eliminare anche anche le piume, così come ha fatto Save the Duck, il primo marchio ad inventare un “piumino senza piume”, scegliendo al loro posto materiali ecologici e comunque caldi. Non possiamo non citare, inoltre, tra i marchi che hanno sposato la filosofia fur free anche Vivienne Westwood, Hugo Boss, Tommy Hilfiger e Calvin Klein.

Una scelta che a qualcuno potrà sembrare contro corrente, soprattutto in un momento in cui molte maison di moda hanno scelto di utilizzare le pellicce non solo per la stagione invernale, ma anche per la primavera estate.

 

Pinella PETRONIO