Sull’onda dei Golden Globes e del processo mediatico messo in atto dalle star del cinema per dichiarare la propria indignazione verso ogni forma di molestia sul luogo di lavoro, a seguito dello scandalo Weinstein, anche le stelle della musica in scena ieri sul red carpet dei Grammy Awards, la manifestazione che ogni anno premia il meglio della musica su scala mondiale giunta alla 60esima edizione, hanno scelto di protestare pacificamente, a sostegno dei movimenti Time’s Up e MeToo, per fare dimostrare il loro sdegno e prendere le distanze da un mondo fatto di soprusi. E se sul tappeto rosso dei Golden Globes la protesta ha assunto le tinte del nero degli abiti indossati dalle celebrities, questa volta è una rosa bianca, da tenere in mano, fra i capelli o da appuntare sull’abito, il simbolo scelto per questa protesta.

Così come già accaduto durante la manifestazione che premia i migliori film e programmi televisivi della stagione, anche in questo caso le Regine e i Re della musica, hanno voluto consapevolmente mettere da parte la voglia di stupire ad ogni costo, osando con look spesso fuori dalle righe, vistosi e qualche volta discinti, e optare per mise per lo più sobrie, che hanno messo in luce il valore e la creatività dei designer che le hanno create.

Anche star votate per propria – naturale o mediatica – inclinazione agli eccessi e allo scandalo (leggi alla voce Lady Gaga, Rita Ora e Miley Cyrus), hanno calcato il tappeto rosso, sfoggiando creazioni eleganti e sofisticate. Lady Gaga, per esempio, ha indossato uno scenografico abito di Armani Privé, fatto da una tuta su cui era articolata una gonna ampia con spacco, mentre Miley Cyrus ha prima scelto una tuta in sontuoso velluto di Jean Paul Gaultier e poi un vero abito da red carpet, rosso fuoco, dai volumi ampi e dall’attitudine principesca, creato da Zac Posen.

Meravigliosa anche Lana Del Rey, che ha scelto una creazione di Gucci dalla silhouette morbida, incrostato da un firmamento di stelle color argento, richiamate dalla corona che portava in testa. Perplessi siamo, invece, rimasti di fronte all’abito indossato da Joy Villa che per portare avanti la propria campagna contro l’aborto, ha optato per un abito bianco sul quale campeggia un feto all’interno di un sacco amniotico arcobaleno e una borsa nello stesso colore dall’abito che reca a chiare lettere la scritta Choose Life (Scegli la vita). Buona l’intenzione, meno buono, anzi proprio di cattivo gusto, l’abito. Nella gallery trovate una selezione dei look, a nostro avviso, più belli e riusciti.

Pinella PETRONIO