Le donne sono creature complesse, fatte di mille sfumature, animi e volti. Gli uomini se ne lamentano sempre perché non riescono a capirle, perché faticano a stare dietro ai loro umori. Eppure, esiste sulla terra un uomo che le capisce davvero e che riesce a prevenire e poi a soddisfare i loro desideri. Quell’uomo è Manolo BlahnikThe Boy Who Made Shoes For Lizards. Ovvero il ragazzo che faceva scarpette per lucertole. Questa era la passione, da bambino, del re delle calzature e questo è anche il nome di un docu-film, diretto dall’amico di sempre Michael Roberts, regista, illustratore, stylist, fotografo, editore, autore e giornalista.

Tanti, anzi tantissimi, i volumi, le mostre e i documentari incentrati sulla vita di Manolo Blahnik, ma quest’ultimo, che sarà presentato a New York il 15 settembre a degna conclusione della Fashion Week, si propone in particolare di raccontare tutto, anche i più reconditi segreti, della vita e della carriera dello shoes couturier più amato di tutti i tempi. E per farlo ricorre allo sguardo e alla visione di giganti che lavorano o orbitano intorno al mondo della moda – snoccioliamo solo alcuni nomi per farvi capire il valore dei personaggi in questione – del calibro di Anna Wintour, Paloma Picasso, Charlotte Olympia, Iman, André Leon Talley, Naomi Campbell, John Galliano, Sofia Coppola, David Bailey, Isaac Mizrahi, Rupert Everett o Karlie Kloss.

Alle testimonianze si alternano, in un perfetto gioco di incastri, inediti filmati d’archivio e video girati all’interno dei laboratori artigianali di Milano, dove prendono vita, attraverso il lavoro di sapienti di certosini artigiani, le creazioni di Blanhik, a cui il designer si preoccupa di dare il tocco finale con le sue stesse mani. Il documentario si propone di essere il più onesto possibile. “Sono stato amico di Manolo per più di 30 anni. Posso dire che è stato un poliedrico e romantico intellettuale la cui mente e il cui ingegnoso lavoro nascevano per il cinema“, ha confessato Michael Roberts a THR.

Il documentario viene presentato a coronamento dell’anno di festeggiamenti per i 45 anni di carriera di Blahnik, celebrati anche dalla mostra itinerante, che ha fatto tappa a Milano dal dal 26 gennaio al 9 aprile 2017, The Art of Shoes, dedicata al lavoro del maestro. Puro genio creativo, artigiano di eccezionale livello, nonché icona riconosciuta in tutto il mondo, Manolo Blahnik è stato in grado di mettere a frutto la sua arte in maniera impeccabile, ignorando la carriera di architetto a cui era destinato, seguendo il suggerimento di Diana Vreeland, all’epoca direttrice di Vogue USA, che dopo aver dato un’occhiata ai suoi bozzetti lo ammonisce di mollare tutto e cominciare a dedicarsi alle scarpe. Le donne di tutto il mondo le sono ancora grate.

Pinella PETRONIO