Look da giorno o look da sera? Nessuno dei due. Anzi, entrambi. È così che Giorgio Armani sceglie di mescolare le carte, ignorando regole di dress code che ci sono state tramandate negli anni e giocando a scompigliare i codici del vestire. Durante la terza giornata di Milano Moda Donna, Emporio Armani presenta una collezione da indossare “Post meridiem Tutto il giorno”, alludendo al fatto che ciascun capo e ciascun accessorio può essere indossato in qualunque momento della giornata a seconda della propria predisposizione di animo. Nulla, pertanto vieta, di indossare Camperos argento e scintillanti top di piallettes durante il giorno, e abiti rigorosi la sera.

In maniera molto libera e spontanea, come fosse un flusso di coscienza joyciano, senza alcuna volontà di ribellarsi a nulla, Emporio Armani manda in scena una collezione fatta di gessati dal taglio essenziale illuminati da strass, tocchi di lurex su capi dal design classico, e poi paillettes e piccoli specchi che catturano la luce per poi rifletterla. “Mi piace osservare la gente, portare lo spirito di quel che vedo intorno a me nel mio mondo, per poi elaborare e reinventare. Oggi si mescola tutto con assoluta libertà. La stessa che ho voluto catturare in questa collezione“, dice Re Giorgio, in una nota per la stampa. I capi per l’autunno inverno 2018 2019 di Emporio hanno una silhouette ben netta e definita e prediligono le cromie fredde dei verdi e dei blu, oltre all’immancabile nero.

Il bianco, invece, apre la passerella di Laura Biagiotti, che amava talmente tanto questo colore non colore da farne una cifra distintiva del suo stile. Dopo nemmeno un anno dalla sua scomparsa, la figlia Lavinia prosegue egregiamente il lavoro della madre, ricalcandone le orme ed elaborando una collezione fatta di pezzi iconici: tailleur giacca pantalone con silhouette che ricorda quella dei primissimi Anni ’90 (un po’ come quelli indossati da Melanie Griffith in Una donna in carriera), enormi e avvolgenti maxi coat di panno, camicie di chiffon, abiti fluttuanti, cappe con cappuccio, plaid portati sulle spalle e pantaloni con le pinces. Oltre al bianco, dominano la passerella il ruggine, il verdone, il senape e il cammello. Amatissime le stampe tartan, il maxi pied de poule e il Principe di Galles, reinterpretate con pietre e borchie intarsiate.

Stella Jean continua ad usare la passerella e le sue collezioni non soltanto come veicolo per raccontare culture diverse ma anche come palcoscenico da cui lanciare messaggi sociali estremamente importanti. Per il prossimo autunno inverno, la designer prende ispirazione dai Giochi della XI Olimpiade di Berlino del 1936, e vuole in particolare celebrare il legame
di rispetto ed amicizia fra l’atleta afroamericano Jesse Owens e il tedesco Luz Long.
Il multiculturalismo, cardine della filosofia del marchio, si fonde con lo sport e l’immaginario futurista, e si manifesta con cromie inaspettate, con stampe e dipinti (ispirati alla tecnica della cronofotografia) che rievocano le varie discipline olimpiche. Sfilano in passerella gonne plissettate effetto trompe l’oeil, gonne, pantaloni e capispalla in pied-de-poule, maglieria in lana mohair che racconta la storia memorabile di Jesse Owens, ricordato con il numero 733 della sua pettorina, e capi in paillettes dorate che simboleggiano l’oro della medaglia del vincitore.

Milano. La sua velocità e la sua modernità. Questo è il punto da cui parte Gaia Trussardi – in questa quinta, e per noi conclusiva giornata di Milano Moda Donna – per disegnare la collezione autunno inverno 2018 2019. Milano e il savoir faire italiano, l’attitudine allo stile e al buon gusto. Milano multietnica. Una collezione che non rinuncia al suo passato ma guarda al futuro, definendo i codici di un nuovo linguaggio estetico che si traduce in capispalla over costruito, ampi pantaloni, gonna fluide, maxi pull tricot, blazer sartoriale, ma anche biker jacket e capi in pelle arricchiti da glitter, stampe e segni grafici. Una collezione che fonde il daywear e casualwear, capi più sportivi agli abiti da sera.

 

Pinella PETRONIO