Non è esattamente un Sanremo memorabile, questo. A parte il momento straordinario vissuto con l’arrivo sul palcoscenico dell’Ariston di un grande artista, Ezio Bosso, solo l’entrata in scena del maestro Vessicchio, acclamato come Giulio Cesare dalle legioni romane, è riuscito a risvegliare dal torpore il pubblico in platea. E questo la dice lunga. La dice lunga anche il fatto che, sempre il suddetto pubblico, abbia momenti di grande sussulto soltanto quando cominciano a cantare le vecchie glorie della canzone italiana. Come ad esempio il commosso Eros Ramazzotti che delizia l’Ariston con un revival delle sue canzoni, chiudendo con uno storico pezzo dedicato all’ex moglie Michelle Hunziker e salutando poi invece la nuova moglie, Marika Pellegrinelli. Poi uno dice che ci vuole coerenza.

Allo stesso modo si può dire dei look. Niente di particolarmente eclatante. Nessun abito che potrà essere annoverato negli annuari polverosi del Festival di Sanremo. A farla da padrone è stato il “Sì, carino, ma…”. Anche per i giovani in gara, liquidati all’inizio della serata, con la stessa velocità con cui prendiamo una medicina per non sentirne l’amaro in bocca. Quasi tutti su una stenta sufficienza e qualche lampo di meraviglia, quando è apparsa sulla scalinata dell’Ariston, bella ed eterea come una dea greca, Nicole Kidman in Giorgio Armani. Abbiamo molto amato anche Patty Pravo, con un abito scintillante di Gianluca Saitto, che si è beccata una meritata standing ovation per i suoi 50 anni di carriera e perché quando lei canta, con quella zeppola irresistibile, muovendo le braccia come solo lei sa fare, rimaniamo tutti ancora incantati.

Promuoviamo, per la seconda serata di Sanremo 2016, pure Madalina Ghenea, anche se è “bella, ma non balla”. Perché con gli abiti da red carpet firmati da Zuhair Murad (benché non esattamente presi dalle ultime collezioni), sembrava una vera principessa. Carlo Conti, che è andato sul sicuro anche quest’anno con Salvatore Ferragamo, rimane impeccabile e forse anche più della prima serata, perché ha optato per un tono di blu più scuro e perché ha rinunciato al velluto. Nella gallery trovate tutti i look di ieri con i nostri promossi e bocciati.

Ps Registrato un super flop di Gabriel Garko che ha indossato scarpe marroni (peraltro abbinate ad un gessato che lo faceva davvero sembrare Tony Fortebracci) dopo le 18. Non si fa. Mai. Figurati se sei a Sanremo.

Pinella PETRONIO

 

LEGGI LO SPECIALE SANREMO