Che cosa c’è oltre il confine? Ecco, questa è la domanda ricorrente che serpeggia al Salone Internazionale del libro che ha preso il via ieri a Torino tagliando il nastro di una controversa trentesima edizione.

Hanno tagliato il nastro insieme al Presidente del Senato Pietro Grasso e il ministro della cultura Dario Franceschini insieme alla nuova squadra che fa capo al direttore Nicola Lagioia; 1000 case editrici, 469 espositori e 70 festival letterari: quello che sembrava un salone in tono minore, vista l’assenza dei grandi gruppi editoriali che hanno preferito “Tempo di Libri” la fiera di Rho, ha già tutta l’aria di essere invece un grande successo, almeno secondo il direttore “Già prima di aprire i battenti abbiamo venduto 56 mila biglietti  conti si fanno alla fine, ma lasciatemi dire che sono felice“.

Un salone nuovo, moderno, in cui non ci si annoia, ma con alcune certezze: il padiglione 5 ad esempio, come sempre sarà dedicato ai bambini, ma quest’anno sarà ancora più ricco di novità grazie all’accordo siglato con il Children book fair di Bologna.

E le donne? Come sono trattate al Salone? Per raccontarlo abbiamo preso a prestito le parole della giovane Alice Rebolino che, dalle pagine del blog the Catcher scrive :

“Al programma ricchissimo del Salone internazionale del libro di Torino andrebbero aggiunti solo due eventi: Virginia Woolf dialoga con Mrs. Dalloway e Jane Austen incontra Emma.C’è una sezione a cui le due autrici avrebbero senz’altro voluto partecipare. Non si parlerà solo di libri scritti da donne, ma molti degli incontri focalizzeranno l’attenzione sulle tematiche più attuali. Lunedì 22 ci sarà anche la consegna dei premi del Concorso letterario Lingua Madre — Racconti di donne straniere in Italia.  Le protagoniste indiscusse della sezione “Solo noi stesse” saranno Annie Ernaux ed Elena Ferrante. La prima, vincitrice del Premio Strega Europeo 2016, dialogherà con Daria Bignardi (…) Della seconda, invece, ne discuteranno critici ed esperti, indagando il suo successo internazionale. Chissà che poi lei non compaia, svelandoci la sua identità!”