Per fortuna degli uomini, non esiste una donna uguale all’altra. È solo una battuta, un luogo comune, ma come tutti i luoghi comuni nasconde un fondo di verità. E, per fortuna, ci sono località come l’Alta Pusteria, in Alto Adige, nelle quali ogni donna trova la propria dimensione. Anche senza cercarla: così, naturalmente.

Noi, lì, ci siamo stati e abbiamo elaborato cinque proposte per cinque donne diverse che, in Alta Pusteria, vorrebbero ritrovare se stesse e perdere tutto il resto, anche solo per pochi giorni, in questo inverno così singolare: la donna sportiva, la golosa, la temeraria, la romantica, la stressata.

Per la sportiva: collegamento Monte Elmo-Croda Rossa e Ski Pustertal Express

Le amanti dello sci, quelle che sono le prime ad aprire gli impianti alla mattina e le ultime a togliere gli scarponi alla sera, hanno da quest’anno un’opzione in più. I comprensori sciistici del Monte Elmo e della Croda Rossa, sopra Versciaco, sono stati uniti con la nuova cabinovia dell’Orto del Toro che serve la panoramica pista rossa Drei Zinnen, con vista sulle Tre Cime di Lavaredo. Inoltre, con la costruzione della stazione ferroviaria di Versciaco, le aree sciistiche di Plan de Corones e Dolomiti di Sesto sono collegate tra loro in 30 minuti con lo Ski Pustertal Express, offrendo così agli sciatori 200 km di piste. E chi li toglie più gli scarponi?

Per la golosa: Jora Mountain Dining

A 1317 metri, sopra San Candido, raggiungibile a piedi dal paese o con gli sci dalle piste, c’è lo Jora Mountain Dining. Un rifugio gourmet che vi accoglie come la baita di Heidi ma, diversamente da quanto accade nella storia della bimba svizzera nata dalla fantasia di Johanna Spyri, a cucinare non c’è il “Vecchio dell’alpe” ma lo chef Markus Holzer. Ecco, dimenticatevi le sue apparizioni a La Prova del Cuoco al fianco di Antonella Clerici; quello è folklore, ciò che invece Markus prepara allo Jora è frutto, oltre che della sua fantasia e della sua abilità, della valorizzazione senza se e senza ma dei prodotti del territorio. Un “chilometro zero” in chiave altoatesina che rende omaggio a una tradizione alimentare unica in Italia, declinata secondo i dettami della cucina contemporanea. A due passi dal cielo.

Per la temeraria: discese in fat bike

Chi ha detto che la mountain bike si parcheggia in garage a ottobre e si riprende a maggio? Per chi non vuole rinunciare al piacere delle due ruote anche d’inverno basta… ingrandire un po’ le gomme. È questa, banalizzando, l’idea alla base della fat bike che, come dice il nome stesso, è una mountain bike che, grazie al diametro dei cerchi di quasi 29”, agli pneumatici molto larghi (almeno 3,7”) e poco gonfi (da 0,5 a 1, bar), consente di pedalare sulla neve, anche morbida, in estrema leggerezza. Fenomeno della stagione, la fat bike trova in Alta Pusteria percorsi innevati adatti a tutte le capacità: in salita, in piano, in discese mozzafiato da downhill. Queste ultime da provare, purché si sappia condurre il mezzo con un minimo di padronanza.

Per la romantica: i mercatini di Natale

Lasciate perdere le versioni metropolitane dei mercatini di Natale, kitsch e fuori luogo. La loro patria vera è qui, in Alto Adige. E per le donne romantiche che scelgono l’Alta Pusteria, consigliamo il mercatino di San Candido e quello di Brunico. Non che i più celebrati di Bolzano, Merano, Bressanone o Vipiteno siano più brutti, ci mancherebbe… Ma in quelli di San Candido e Brunico si respira un’atmosfera, se possibile, ancora più calda e familiare, fatta di profumi, colori, suoni, sensazioni che al calar della sera rendono indimenticabile passeggiare tra le casette, alla ricerca di souvenir e specialità tipiche, pensando già al tepore della cena in stube o a quello dell’area wellness del proprio hotel.

Per la stressata: spa & wellness

La montagna non è solo sci ma anche, per chi lo cerca, relax. E in Alta Pusteria non mancano i luoghi e le occasioni per rilassarsi, in hotel e non. Ci vorrebbe un’enciclopedia per elencare l’offerta benessere della valle, perciò ci limitiamo a tre idee. La Dolomiti Spa dello Sporthotel Tyrol di San Candido, dove l’atmosfera di relax è resa ancora più calda e familiare dall’accoglienza del padrone di casa Dieter Würmbock e della sua famiglia. Il Kurpark di Villabassa, il primo parco Kneipp in Italia, dove è possibile camminate a piedi nudi sulla rugiada o usufruire dell’impianto inalatorio all’aperto. La sorgente sulfurea dello Sport & Kurhotel Bad Moos di Sesto-Moso, con le proprietà curative dell’acqua contenuta in tinozze di legno, come vuole la tradizione altoatesina.

Davide PASSONI

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