Quante volte capita, guardando gli spot pubblicitari, di pensare che sono irreali, soprattutto quando i protagonisti sono tutti sorridenti, vestiti e perfettamente pettinati e truccati già alle 7 di mattina, ed hanno anche il tempo di sedersi ad un tavolo per fare colazione?

Sappiamo bene che la realtà è fatta di capelli arruffati e facce assonnate, e che a volte il tempo è talmente tiranno da non permetterci di sederci e consumare un pasto come si deve prima di cominciare la giornata.

Ma, se non è necessario arrivare in cucina cantando e ballando, è assolutamente salutare ed indispensabile trovare almeno un quarto d’ora per mangiare qualcosa di sostanzioso, ma leggero e nutriente, prima di uscire di casa.
E questa regola vale doppio con i bambini.

Ma come fare, se al mattino è una lotta per alzarsi, lavarsi e vestirsi, ed arrivare a scuola e in ufficio puntuali?

Prima di tutto, per svegliarsi riposati è necessario dormire a sufficienza, e quindi far andare a letto i piccoli ad un orario consono alla loro età e alle loro abitudini.

Dormendo di più, e meglio, saranno più predisposti, una volta alzati, a pensare a mangiare.
Ma, si sa, i bambini hanno bisogno di tempo e quindi è impensabile che, appena svegli, abbiano subito voglia di sedersi davanti ad una tazza di latte.
Meglio svegliarli 10 minuti prima, per dar loro la possibilità di “carburare”.

I bambini, inoltre, sono abitudinari e dar loro una ritualità che riguarda la prima colazione potrebbe aiutarli ad aumentare il loro appetito.
La sera, prima di mandarli a letto, perché non proporre loro di preparare insieme la tavola per il mattino dopo?
Oltre a dar loro carta bianca sulla disposizione delle tazze e dei cucchiaini, è bene abbellire la tavola con tovaglioli e tovagliette colorate, che diano allegria e voglia di sedersi tutti insieme.

In questo modo i bambini possono percepire la colazione come un piacere, un rituale da consumare con tutta la famiglia, quando gli orari di lavoro lo permettono.

La sperimentazione, soprattutto con il pasto del mattino, è piuttosto rischiosa, poiché spesso i bimbi non vogliono rinunciare ai loro biscotti preferiti, perciò, meglio proporre cibi diversi durante il week-end, quando si ha più tempo e di per sé è già un momento di rottura rispetto alla routine settimanale.

Vera MORETTI