Ogni venerdì e sabato dall’ 8 al 23 settembre 2017, in occasione della mostra “TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai” la Fondazione Prada di Milano ospita “Maratone TV 70” una serie di incontri dedicati al piccolo schermo. In programma trasmissioni provenienti dagli archivi delle Teche Rai che hanno sperimentato nuove modalità di racconto televisivo. Dal documentario d’autore al varietà femminile, dallo sceneggiato di genere al teatro d’avanguardia e che, a quarant’anni di distanza, mantengono intatte la carica innovativa e la capacità di intrattenimento e approfondimento.

Si parte con Venerdì 8 settembre con “Ritratti d’artista in TV”, una selezione di interviste e documentari realizzati dalla Rai e dedicati ad artisti italiani come Vincenzo Agnetti, Alighiero Boetti, Alberto Burri, Eugenio Carmi, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto. Gli estratti televisivi, selezionati e introdotti dalla curatrice associata della mostra Cristiana Perrella, appartengono a programmi emblematici come Rete Uno alla Biennale di Venezia – Biennale Rosa (1975-’76) di Alfredo di Laura, Come nasce un’opera d’arte (1975) di Franco Simongini e Vidikon (Rubrica di arti figurative) (1979) di Anna Zanoli.

Sabato 9 settembre Marco Senaldi, consulente per la sezione dedicata all’arte di “TV 70”,
introduce le cinque puntate integrali dell’Orlando Furioso (1975), uno sceneggiato televisivo diretto da Luca Ronconi e tratto dalla celebre opera di Ludovico Ariosto. La versione Rai, adattamento del rivoluzionario spettacolo teatrale del 1969, scritto da Ronconi con Edoardo Sanguineti, traduce l’immaginario fantastico e lo sguardo ironico di Ariosto in un originale prodotto mediatico che unisce il linguaggio televisivo con le sperimentazioni teatrali più radicali.

Venerdì 15 settembre Massimo Bernardini, consulente per la sezione della mostra dedicata alla politica, presenta Chung Kuo, Cina, un documentario realizzato da Michelangelo Antonioni e trasmesso dalla Rai nel 1973. Antonioni racconta la Cina delle fabbriche, dei palazzi del potere, delle campagne e delle metropoli secondo un punto di vista domestico e intimista. Il film, che procura al regista l’accusa di nemico del popolo da parte degli organi di stampa cinesi, racconta un paese lontano dalla mitologia maoista, diviso tra tradizioni millenarie e corsa verso il futuro.

La maratona di sabato 16 settembre riunisce le sei puntate integrali di Sandokan (1976), uno degli sceneggiati più noti della Rai degli anni Settanta, introdotte da Mario Mainetti, curatore associato di “TV 70”. Diretto da Sergio Sollima e interpretato dall’attore protagonista Kabir Bedi, il programma è tratto dai racconti malesi di Emilio Salgari. Considerato dalla critica dell’epoca come una lettura naïf o deformante dell’universo di Salgari, Sandokan riscontrò un notevole successo di pubblico diventando un programma di culto per due generazioni e il primo sceneggiato italiano a essere realizzato con i mezzi di una produzione cinematografica.

Venerdì 22 e sabato 23 settembre “Maratone TV 70” si conclude con “Fenomenologia di Raffaella Carrà”, un palinsesto ideato da Francesco Vezzoli. Proponendo integralmente due varietà come Milleluci (1974) diretto da Antonello Falqui e Ma che sera (1978) scritto da Gianni Boncompagni e Dino Verde e diretto da Gino Landi, l’artista analizza l’evoluzione nel corso degli anni Settanta di una delle icone più popolari della televisione italiana. Milleluci è un varietà in bianco e nero con ritmi e modalità di presentazione tradizionali, ma caratterizzato da una doppia conduzione al femminile, affidata a Raffaella Carrà e Mina, rivoluzionaria per l’epoca. Al contrario Ma che sera è uno spettacolo musicale a colori che rivela una carica dissacrante e liberatoria, in grado di trasformare Raffaella Carrà in un personaggio ironico e trasgressivo, considerato anche il clima socio-politico italiano degli anni di piombo.

CALENDARIO DELLE PROIEZIONI

Venerdì 8 settembre
RITRATTI D’ARTISTA IN TV

18.00 Introduzione di Cristiana Perrella
18.30 prima parte
Un’ora con Eugenio Carmi (1973)
Alberto Burri. L’avventura della ricerca (1974)
20.15 seconda parte
Come nasce un’opera d’arte – Giorgio de Chirico “Il sole sul cavalletto” (1975)
Come nasce un’opera d’arte – Renato Guttuso “Natura morta” (1975)
Vincenzo Agnetti: Elisabetta d’Inghilterra (1976)
Vidikon (Rubrica di arti figurative) – Artista in studio: Mario Merz (1979)
Vidikon (Rubrica di arti figurative) – Artista in studio: Michelangelo Pistoletto (1979)
22.00 terza parte
Invito – Niente da vedere, niente da nascondere. Alighiero e Boetti (1979)

Sabato 9 settembre
ORLANDO FURIOSO – LUCA RONCONI

18.00 Introduzione Marco Senaldi
18.30 ORLANDO FURIOSO – Puntate 1 e 2
20.45 ORLANDO FURIOSO – Puntate 3 e 4
23.00 ORLANDO FURIOSO – Puntata 5

Venerdì 15 settembre
CHUNG KUO, CINA – MICHELANGELO ANTONIONI

19.00 Introduzione di Massimo Bernardini
19.30 CHUNG KUO, CINA – Prima parte
21.00 CHUNG KUO, CINA – Seconda parte
22.45 CHUNG KUO, CINA – Terza parte

Sabato 16 settembre
SANDOKAN – SERGIO SOLLIMA

17.00 Introduzione di Mario Mainetti
17.30 SANDOKAN – Puntate 1 e 2
19.45 SANDOKAN – Puntate 3 e 4
22.00 SANDOKAN – Puntate 5 e 6

Venerdì 22 settembre
FENOMENOLOGIA DI RAFFAELLA CARRÀ – MILLELUCI

15.30 MILLELUCI – Puntate 1 e 2
18.15 MILLELUCI – Puntate 3 e 4
20.30 Intervento Francesco Vezzoli
21.30 MILLELUCI – Puntate 5 e 6
24:00 MILLELUCI – Puntate 7 e 8

Sabato 23 settembre
FENOMENOLOGIA DI RAFFAELLA CARRÀ – MA CHE SERA

18.00 MA CHE SERA – Puntate 1 e 2
20.45 MA CHE SERA – Puntate 3 e 4
23.30 MA CHE SERA – Puntate 5 e 6

L’ingresso a “Maratone TV 70” è gratuito. I titoli di accesso possono essere ritirati nel giorno della proiezione a partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento e fino alle ore 22 alla
biglietteria e fino all’ora di inizio dell’ultima proiezione presso il Cinema. I posti disponibili
sono limitati. In occasione dei sei appuntamenti la mostra “TV 70” il Bar Luce rimarrà
aperto fino alle ore 23.

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Photo cover Kabir Bedi in Sandokan (1976) Courtesy WebPhoto
In alto Mike Bongiorno, Raffaella Carrà e Mina in Milleluci (1974) Courtesy AGI