Mentre noi ci stiamo pigramente riabituando ai ritmi cittadini, e tanti si trovano ancora in spiaggia o a spasso tra i monti o in riva al lago, c’è chi sta già lavorando alacremente e preparandosi all’autunno.

L’organizzazione della quarta edizione di Milano Design Film Festival, ad esempio, è in pieno svolgimento, tanto che le date sono state rese note, così come gli illustri partecipanti e partner.
L’evento si terrà come sempre presso la multisala Anteo SpazioCinema, dal 6 al 9 ottobre e rappresenta ormai un punto di riferimento irrinunciabile per il mondo della cultura.

Le curatrici, Antonella Dedini e Silvia Robertazzi, hanno così presentato il progetto: “Siamo arrivate alla quarta edizione, quasi senza accorgercene. MDFF 2016 giunge dopo un serrato calendario di iniziative che, in particolare quest’anno, hanno confermato l’intento di costruire Milano Design Film Festival come piattaforma culturale sempre attiva, il cui appuntamento annuale di ottobre è il momento focale, dove convergono e da cui si dipanano le iniziative collaterali organizzate a Milano, in Italia e all’estero. Siamo contente del sempre maggiore riconoscimento che questo modo di operare riceve dagli esclusivi partner che sostengono il nostro progetto, dal pubblico che ci segue, e dalle istituzioni nazionali ed estere con cui, di volta in volta, creiamo occasione di collaborazioni. Una rete che sta diventando sempre più fitta e che si rivela per noi e, per tutti gli attori coinvolti, ricca di stimoli e opportunità”.

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Anche se il dettaglio delle proposte verrà diramato solo a ridosso dell’inizio della manifestazione, le curatrici hanno anticipato che ci saranno maggiori repliche rispetto alle edizioni passate, per dare al pubblico di partecipare con tranquillità ma anche per favorire il passaparola.

Per partire il 6 ottobre con il calendario delle proiezioni, il festival verrà inaugurato il giorno prima con una serata ad inviti, mentre dal giorno successivo via libera alle proiezioni senza spreco di tempo, arricchite però da biopic sui personaggi più amati dell’architettura e del design di ieri e di oggi e approfondimenti transdisciplinari sui temi di attualità, così come le anteprime nazionali e internazionali.

E’ stato reso noto il guest curator di quest’anno, che sarà Davide Giannella, invitato a comporre una scelta di pellicole riassunte nel titolo Filter. Spazi delle immagini in movimento, che così ha spiegato: “Filter è una rassegna che prende in considerazione una serie di lunghi e cortometraggi d’artista, concentrati sulle varie dimensioni dello spazio: da quello urbano a quello domestico, da quello naturale a quello interiore. Uno dei tratti che accomunano il linguaggio delle immagini in movimento a quello di architettura e design sta nell’impossibilità di lasciare possibilità alla contemplazione. Così come all’interno di una sala cinematografica il nostro sguardo si fa continuo, complessivo e condiviso, così architettura e design, come discipline dello stare meglio al mondo e nel mondo, vivono grazie all’uso e alla reinterpretazione individuale e sociale di spazi e oggetti nel quotidiano. In entrambi i casi, è il filtro umano, quello di ogni spettatore così come di ogni soggetto che interagisce con lo spazio, a essere strumento di editing, di rielaborazione e amplificazione di segni e significanti attraverso l’uso quotidiano di strutture, oggetti e immagini. Sul piano personale, come su quello collettivo”.

Altre collaborazioni saranno quelle di Inge de Boer e Denise Houx di ROOFmatters, che proporranno un dibattito formativo, con proiezioni, su alcune best practices internazionali legate al verde e al verde edibile nelle città, dal titolo ROOFmovies. Le due architette olandesi sono promotrici anche delle iniziativa ROOFdinners, un seminario svolto nella scorsa primavera sulla realizzazione dei tetti verdi intensivi, i cui risultati saranno presentati nella masterclass durante MDFF.

Per quanto riguarda la collaborazione con le università di architettura, quest’anno si sono aggiunte la Westminster University di Londra e l’RMIT University, unite dal progetto internazionale ADAPT-r Architecture, Design and Art Practice, finanziato con il fondo europeo intestato a Marie Curie, per introdurre metodologie di ricerca pratica e creativa a uso di una nuova generazione di professionisti. I risultati della ricerca sono confluiti in un video, commissionato dall’RMIT University, che sarà presentato a Milano durante MDFF 2016 con ex dottorandi e docenti che hanno aderito al programma ADAPT-r.

Relativamente agli istituti di formazione professionale, oltre agli studenti di SAE Institute e IIF-Istituto Italiano di Fotografia, che ogni anno documentano con video e fotografie i giorni del festival, ecco per l’edizione 2016 anche la Scuola Civica di Milano con cui MDFF svilupperà un incontro speciale.

Infine, è stata annunciata la collaborazione con Carmina Campus, il progetto visionario di Ilaria Venturini Fendi che dal 2006 propone borse, accessori e mobili realizzati esclusivamente con materiali di riuso e di riciclo e lavorati da esperti artigiani italiani.
Esclusivamente per l’edizione 2016 di MDFF, produrrà una serie limitata di sue speciali shopping personalizzate, cucite dalle detenute di alcune carceri italiane, coordinate dal gruppo di cooperative sociali Socially Made in Italy.

Vera MORETTI