Come accade ogni anno, anche il 2016 vedrà sbarcare a Versailles un artista contemporaneo che potrà esporre alla Reggia un suo progetto durante l’estate.
Se nel 2015 era toccato ad Anish Kapoor, con la sua sconvolgente scultura di Dirty Corner, quest’anno a ricevere l’ambito incarico è il danese Olafur Eliasson.

L’artista ha accolto l’invito, partito direttamente dalla Presidente della Reggia Catherine Pégard, con entusiasmo ed emozione, ma soprattutto si è dimostrato felice di poter lavorare in un contesto così prestigioso, ma anche preoccupato all’idea di poter diventare bersaglio di aspre critiche, come era accaduto al suo illustre predecessore.

Eliasson ha dichiarato: “E’ importante che ci sia un dibattito politico in questo spazio, un vero regno che includa idee e punti di vista diversi“. Riferendosi poi alle scritte antisemite disegnate sull’opera di Kapoor ha voluto aggiungere: “La cultura non è un oggetto, comprende le relazioni tra le persone, l’identità, un modo di vivere. Questo non cambierà a causa di una scritta o di un tempio distrutto, gli atti vandalici non devono farci deviare di una virgola dai nostri valori“.

Anticipando qualcosa sul suo allestimento, ha dichiarato di voler utilizzare l’acqua dei giardini e di dare ampio spazio alla luce, che da sempre caratterizza i suoi lavori.
Per quanto riguarda, invece, l’interno della Reggia, si ispirerà all’installazione Baroque, Baroque, realizzata a Vienna l’anno scorso, ma amplificandola e creando un effetto illusorio. Anche se, ha ammesso Eliasson, da qui a giugno le cose potrebbero cambiare, e anche le sue idee.

Vera MORETTI