Ottobre sta per regalarci alcune tra le serie tv più attese dell’anno, non solo per gli argomenti trattati, ma anche per i prestigiosi protagonisti che vi hanno preso parte.

Cominciamo con la Rai, che finalmente ha deciso di stare al passo e di investire su una produzione internazionale di qualità, con I Medici, ai nastri di partenza il prossimo 18 ottobre, ovviamente in prima serata, con uno stratosferico Dustin Hoffman nel ruolo di Giovanni de Medici, padre di Cosimo, interpretato da Richard Madden, conosciuto agli amanti delle serie tv per il suo ruolo nel Trono di Spade, dove è Robb Stark.

Tra gli italiani che hanno avuto la fortuna di recitare in questo mega progetto ci sono Alessandro Preziosi, nei panni dell’artista Filippo Brunelleschi, a cui Cosimo affida la costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore, Sarah Felberbaum, Valentina Cervi e Miriam Leone.

La trama? Visto il cast, dovrebbe essere di secondaria importanza, ma ve ne sveliamo comunque un assaggio: la fiction si concentra sulla vita di Cosimo, l’erede di Giovanni, che nel corso della sua vita sarà impegnato ad affrontare un’epidemia di peste, l’ostilità delle famiglie aristocratiche degli Albizzi e degli Strozzi, l’esilio a Padova e Venezia. Fino al ritorno trionfale a Firenze.

Altra serie tv attesissima, questa volta proposta da Sky, è The Young Pope, del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, che debutterà su Sky Atlantic HD venerdì 21 ottobre.
Il Papa giovane del titolo è Papa Pio XIII, interpretato da un irriconoscibile ma credibilissimo Jude Law, che impersona dunque il primo papa americano nella storia ed anche un personaggio estremamente complesso, controverso, pieno di sfaccettature sorprendenti e in alcuni casi persino sconvolgenti.
Un Papa ostile ad ogni forma di sfruttamento della sua immagine, desideroso di rimanere nel mistero, quindi controcorrente rispetto alla società odierna.

Ha dichiarato Sorrentino in proposito: “Oggi il mondo è caratterizzato dalla perdita totale del mistero, non è più necessario serbare un pudore su di sé. Questo si vede quotidianamente. Questo Papa, pur essendo per molti versi moderno, ha molto chiaro che alimentare il mistero su di sé possa essere una strategia per avere successo. Non è che non coltivi il desidero di averlo, che poi è quello che il Vaticano vuole da sempre. E’ tutto basato su questa scommessa: se rendersi misteriosi susciti l’interesse della gente o ne susciti il rifiuto”.

E Netflix? Sicuramente non sta a guardare, anche se, ammettiamolo, per questa volta non si trova in prima linea. E come potrebbe, di fronte a questi due colossi dal successo annunciato?
Comunque, ecco che tra i suoi assi nella manica sfodera la seconda stagione di The Bridge, appena andata in onda negli Stati Uniti e di discreto successo, serie che ruota attorno alla misteriosa uccisione di un ragazzo su un ponte che collega gli States dal Messico, che vanta nel cast Diane Kruger e Demian Bichir.

E poi c’è il debutto di Iris, una serie sudcoreana che parla di due amici/colleghi che lavorano con i servizi segreti. Durante una missione, i due scoprono dell’esistenza dell’Iris, un’organizzazione criminale che cerca di far scoppiare una guerra tra le due Coree.

Vera MORETTI