Anche se, soprattutto nel Nord Italia, è già da un paio di settimane che il sole si è fatto sentire più tiepido e le temperature si sono alzate sensibilmente e anche se tutti i calendari dicono che l’inizio della primavera cade il 21 marzo, è oggi che possiamo dare il benvenuto alla nuova stagione.

Intanto cerchiamo di capirne di più: perché si parla di inizio delle stagioni in certi giorni e in certi altri? E perché mai sono gli equinozi di Primavera ed Autunno mentre in Estate e in Inverno si parla di solstizi?

L’equinozio indica il momento della rivoluzione della terra intorno al Sole:  la terra, sappiamo tutti che ruota attorno a se stessa nell’arco delle 24 ore (movimento rotatorio), ma al contempo si sposta ruotando attorno al sole (movimento di rivoluzione) impiegando 365 giorni e 6 ore. Oggi 20 marzo, i raggi solari giungono esattamente perpendicolari all’asse di rotazione della Terra, infatti il sole è allo zenith dell’Equatore, quindi la durata del giorno e quella della notte coincidono. In maniera esattamente identica il 21 settembre la notte e il giorno hanno la stessa durata ed ha inizio la stagione autunnale.

I solstizi invece segnano l’inizio delle stagioni estiva ed invernale: il solstizio del 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno, o meglio il giorno dell’anno in cui la luce solare dura di più, mentre il solstizio d’Inverno, il 21 dicembre, è la notte più lunga dell’anno.

Per i pagani era la festa di Ostara, il  momento della rinascita e rinnovamento: le sacerdotesse della dea Ostara accendevano un cero, che spegnevano solo il giorno successivo, mentre  per gli antichi Egizi  la festa di primavera era chiamata “Shamo”, cioè “rinnovo della vita”, e rappresentava l’inizio della creazione. Secondo i Greci a rappresentare la Primavera è  il mito di Persefone. Nata dall’amore di Zeus e Demetra, e rapita dallo zio Ade, fu costretta a vivere sei mesi nelle tenebre degli inferi (Autunno ed Inverno) e sei mesi alla luce (Primavera ed Estate) quando sulla Terra, Persefone era in grado di fare rifiorire tutto ciò che d’inverno era morto.

Non ci resta che augurare Buona Primavera a Tutti

Silvia GALLI

 

 

[ Torna indietro... ]