Far diventare la propria passione un lavoro non è da tutti, né da molti, ma, a volte, non accade semplicemente perché ci si persuade che non possa essere possibile, o che si tratti di qualcosa di irrealizzabile e ben lontano dall’essere considerato un lavoro.

E invece, se si ha il coraggio di provare e di mettersi in gioco, dopo le normali difficoltà iniziali, si scopre che, in realtà, non è poi così impossibile e, cosa più importante di tutte, che davvero ne valeva la pena.
Ciò che non deve mai mancare è l’entusiasmo, il vero traino di chi si accinge ad aprire una propria attività, senza il quale nulla si avvererebbe.

Lo sa bene Lisa Furlan, fondatrice di Sognando Cupcake, che, se inizialmente si divertiva a sperimentare e proporre i suoi cupcakes a feste e compleanni, poi ha deciso di farne una professione, buttandosi in una nuova e affascinante avventura, che ora sta dando i suoi buoni e considerevoli frutti.

La sua idea ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di intervistarla. Ecco cosa ci ha raccontato:

Come è nata l’idea di Sognando Cupcake? Si tratta di una passione diventata realtà?
Sognando Cupcake è proprio una passione diventata realtà. Ho scoperto i cupcakes nel 2010 e ho continuato a sfornare, decorare, studiare e perfezionarmi sperando un giorno di riuscire ad aprire un cupcake shop.

Il progetto è partito prima o dopo che diventasse mamma? Spesso, infatti, accade che, dopo aver avuto un figlio, una donna decida di cambiare vita e dedicarsi a ciò che più ama, anche per rimanere accanto ai suoi bambini. E’ accaduto anche per lei?
Il progetto è nato poco dopo il mio primo figlio ed è cresciuto con loro perché proprio loro mi hanno dato la possibilità di mettermi alla prova in occasione dei loro compleanni, e di sperimentare anche ricette senza lattosio perché uno dei miei due bambini è intollerante. Però non ho pensato questo progetto per avere più tempo per fare la mamma ma anzi l’ho sempre vissuto come una pausa meritata dai ritmi familiari. Ho ritagliato uno spazio sempre più grande per dedicarmi a qualcosa che fosse mio. Nella necessità poi di riprendere a lavorare, ho vissuto il negozio come una possibilità: certo una gestione impegnativa ma ci sarà un angolo dove loro potranno giocare e fare i compiti dopo la scuola e nei giorni di vacanza. In un lavoro da dipendente difficilmente avrei potuto portarli con me.

Si può dire dunque che diventare mamma fa diventare più creative e dona il coraggio di credere nei propri sogni?
Direi che diventare mamme può aiutare a capire che abbiamo delle risorse inaspettate. Questa consapevolezza può portare anche a realizzare i propri sogni, come nel mio caso.

Quanto tempo è trascorso dall’idea ala realizzazione vera e propria?
Ho cominciato a credere davvero di poter aprire un negozio nel 2014. È trascorso molto tempo perché ho dovuto far fronte a molti imprevisti ma nel frattempo i bambini sono diventati più grandi e più autonomi e ho usati questi anni per frequentare molti corsi, anche online.

Quali sono i suoi cavalli di battaglia e quali le specialità che le vengono maggiormente richieste?
Il mio cavallo di battaglia sono sicuramente i cupcakes: li preferisco a qualunque altro dolce e amo personalizzarli in base alle richieste di chi li commissiona. Sono molto richiesti anche i miei chocolate chip cookies: per semplicità di trasporto rispetto ai cupcakes li ho spesso portati con me agli eventi a cui prendevo parte e chi mi conosce e li ha assaggiati non fa che chiedermene ancora.

Ci parli del negozio che sta per aprire a Montebelluna: so che ha lanciato una campagna crowdfunding, fino a quando è aperta? Tutti possono contribuire?
Il cupcake shop apre per San Valentino, ormai è tutto pronto. Ho lanciato un crowdfunding perché non riuscivo più a sostenere le spese e rischiavo di dovermi accontentare di un forno mediocre. La raccolta sta andando bene, ho anticipato l’acquisto di un ottimo forno e spero di riuscire a raccoglie un’altra piccola somma per decorare le vetrine. Il crowdfunding è attivo fino al 10 febbraio: il progetto è finanziato perché il primo obiettivo è stato raggiunto ma si può continuare a contribuire. Le ricompense sono molto golose.

Vera MORETTI