Qualche giorno fa l’Unesco ha reso noto un elenco che raccoglie tutti, ma proprio tutti i patrimoni dell’umanità, divisi per paese. Lo sapevamo già forse ma ne abbiamo avuta la conferma, l’Italia si aggiudica la medaglia d’oro con ben 53 siti, nessun altro paese ci eguaglia, nonostante la stazza potremmo dire ridotta della nostra penisola.

Infatti l’Italia seppur piccola, al cospetto di altri paesi annovera il numero più alto di bellezze con molto gaudio del Ministro Franceschini che commenta “Un importante risultato che conferma il forte e pluriennale impegno dell’Italia nell’attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale Unesco. Un’opera preziosa che consente al nostro Paese di mantenere il primato del numero di siti iscritti alla Lista e di esercitare un notevole ruolo nella diplomazia culturale nel contesto internazionale“.

Al secondo posto la Cina con 52 che abbiamo superato di recente, a luglio del 2017 infatti, sono entrate a far parte della lista stilata dall’agenzia delle Nazioni Unite anche le faggete, presenti nei parchi nazionali in Abruzzo, Lazio e Molise e le strutture difensive veneziane “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo: Stato di Terra – Stato di mare occidentale” raccolte in un sito seriale transnazionale presentato nel 2016 dall’Italia insieme con Croazia e Montenegro.

Gli Stati Uniti di recente hanno dato forfait ritirandosi formalmente dall’Unesco e  breve lo farà anche Israele. Una decisione che ha destato ben più di qualche mal di pancia ma noi che siamo al primo posto, quanto costa essere i più belli del mondo? Ci meritiamo tutte le bellezze di cui dovremmo essere custodi?

«lIl Patrimonio rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future. – Si legge sul sito uffcilale – Il nostro patrimonio, culturale e naturale, è fonte insostituibile di vita e di ispirazione. Luoghi così unici e diversi quali le selvagge distese del Parco Nazionale di Serengeti in Africa Orientale, le Piramidi d’Egitto, la Grande barriera australiana e le cattedrali barocche dell’America latina costituiscono il nostro Patrimonio Mondiale., l’Unesco ha finora riconosciuto un totale di 1001 siti (777 beni culturali, 194 naturali e 30 misti) presenti in 161 Paesi del mondo».

Secondo questo principio, noi saremmo i più fortunati del mondo perché tesorieri di un paese che regala paesaggi, tradizioni e ambienti ineguagliabili. La bellezza è un dono che  dovremmo tutti saper apprezzare e sarebbe ideale, nel nostro piccolo, essere orgogliosi di quello che abbiamo, cercando di valorizzarlo per quanto possibile e tramandando le nostre conoscenze a chi verrà dopo di noi, se troverà ancora qualcosa…

MaZ