Diciamolo, per un invito a nozze la gonna è la prima scelta, che sia abito intero o completo spezzato, a noi piace vedere un pezzetto di gamba, almeno per i giorni di festa.

Già ma ad ogni gamba, e ad ogni donna va la propria forma, stile e foggia, altrimenti il rischio di una brutta figura, nel vero senso della parola, è elevatissimo.

Il must della scorsa stagione, ma anche di questa Primavera Estate è la gonna plissé che, bisogna dirlo dona a quasi tutte, chi ha le cose ben tornite.

Chi ha il busto lungo e gambe corte  ha a disposizione  quella che i fashionisti chiamano la pencil skirt, gonna a matita, dal taglio dritto che slancia la figura.

Le ragazze con il fisico a mela o curvy come piace agli americani,sceglieranno  la gonna  lineare sotto il ginocchio con uno spacco laterale. Per le più minute la parola d’ordine invece è scoprire il ginocchio, ma senza esagerare, in fondo si tratta pur sempre di una cerimonia!

Chi ha fianchi stretti invece il modello da scegliere è svasato, magari di tessuto morbido, danzante che crea un movimento ad ogni passo.

Sulle passerelle si è vista la it skirt di stagione che è il gonnellone gipsy rivisitato in chiave moderna ed elegante, con lunghezze diverse tra davanti e dietro, o tessuti preziosi, broccati e damascati, ideale per i matrimoni estivi, soprattutto all’aperto.

Per quanto riguarda le lunghezze un tempo le regole erano ferree: ad un matrimonio celebrato la mattina il lungo era tassativamente vietato e le lunghezze delle gonne dovevano stare in un intervallo tra i 3 centimetri sopra e 5 centimetri sotto il ginocchio.

Oggi non è più così, gli abiti lunghi sono stati sdoganati a qualsiasi ora e, anche se sono certamente più adatti ai matrimoni serali sono visti di buon grado anche prima di mezzogiorno.

Le minigonne, invece, dopo il compimento del dodicesimo anno di età sono bandite, le regole delle nostre nonne possono essere rese un po’ meno rigide ma i centimetri concessi sopra il ginocchio sono davvero pochi.

Per quanto riguarda tessuti, stili e colori non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma se provandola avrete l’impressione che sia troppo corta o troppo stretta, non indugiate, sicuramente non è la vostra.

Silvia GALLI