«Dopo una seria riflessione, ho capito che le mie responsabilità e la mia energia in questo momento devono essere dedicate alla mia famiglia. Con rammarico, non posso al momento prendere in considerazione una campagna per il Senato». È con queste parole cinguettate dal proprio profilo Twitter che l’attrice americana Ashley Judd ha reso nota la propria decisione di rinunciare alla carriera politica che in quanto candidata al Senato in Kentucky la vedeva contrapposta al leader repubblicano Mitch McConnell.

L’attrice, cresciuta in Kentucky e attivista democratica (da sempre sostenuta anche dall’ex presidente Bill Clinton che aveva incoraggiato la candidatura), aveva preso in considerazione l’ipotesi di candidarsi contro un avversario ritenuto dai sondaggi piuttosto vulnerabile. Non a caso Guy Cecil, direttore esecutivo del Democratic Senatorial Campaign Committee, il comitato che si occupa delle campagne elettorali democratiche per il Senato, aveva recentemente definito Judd e il segretario di Stato del Kentucky, Alison Lundergan Grimes, «candidati di qualità» del partito.

Nonostante il divorzio dal marito, il pilota Dario Franchitti, avvenuto dopo dieci anni di matrimonio, le continue uscite “formali” della Judd avevano fatto presagire a un’imminente candidatura politica, non ultima la sua partecipazione al forum per la salute delle donne alla George Washington University.

Ma ancora una volta, una donna è costretta a scegliere tra sfera privata e professionale…

Giulia DONDONI