È il 28 febbraio scorso quando una donna con ferite alle mani e alle gambe provocate con un’arma da taglio si presenta al Policlinico Casilino di Roma. Allertata la polizia, gli agenti si sono recati immediatamente presso il nosocomio per accertare cosa le fosse successo. La donna con coraggio è riuscita a denunciare quanto le era appena accaduto.

Racconta ai poliziotti che aveva deciso di lasciare il suo ragazzo (T.M., romano di 37 anni) a causa della gelosia morbosa dell’uomo e per vari episodi di violenza nei suoi confronti, dovuti al carattere irascibile e violento dell’uomo. Lui, da quel momento ha iniziato a minacciarla con telefonate e sms.

Impaurita da tale comportamento ha deciso così di chiedere aiuto al padre del suo persecutore. Ha fissato un appuntamento con l’uomo ma quando è arrivata sotto casa ha trovato ad attenderla il suo ex. Spaventata ha tentato inutilmente di allontanarsi. L’uomo prima l’ha seguita e poi ha iniziato a picchiarla fino a farla cadere terra.

La furia dell’uomo nei confronti della donna, che come sport pratica il pugilato, è iniziata con calci e pugni ed è esplosa quando dalla tasca ha tirato fuori un coltello da cucina tentando di colpirla ripetutamente al petto e alle gambe. La fortuna ha voluto che la donna nel tentativo di difendersi ha apposto le proprie mani sul torace.

Malgrado le ferite la donna è riuscita a rialzarsi ed ha chiesto aiuto ad una automobilista che l’ha accompagnata in ospedale. Durante l’aggressione l’uomo ha sottratto la borsetta alla donna portandosela via. I poliziotti, raccolta la denuncia della vittima, in considerazione delle condizioni cliniche della donna che presentava numerose ferite alle mani, un trauma cranico e facciale nonché per la rapina della borsetta subita dalla stessa, hanno iniziato a ricercare l’aggressore.

Quando si sono recati nell’abitazione dell’uomo hanno trovato in casa solo la madre che ha riferito di non sapere dove fosse il figlio. Nel frattempo T.M., resosi irreperibile, ha continuato comunque ad inviare sms minacciosi alla donna provando anche a telefonarle.

In considerazione della spiccata personalità criminale dimostrata dall’uomo, per i gravi reati del quale si è reso responsabile e per la probabilità che potesse commetterne altri nei confronti della vittima, gli agenti del Commissariato Casilino Nuovo hanno deciso di richiedere ed ottenere dal Magistrato l’emissione di un decreto di custodia cautelare nei confronti dell’uomo.

Dopo vari appostamenti i poliziotti l’hanno “beccato” davanti alla palestra frequentata dall`uomo. Ha cercato di farsi passare per un’altra persona, ma i poliziotti certi della sua identità anche grazie alle foto acquisite nel corso delle indagini l’hanno condotto negli uffici del Commissariato dove, dopo avergli notificato l’ordinanza a suo carico è stato accompagnato presso la casa circondariale di Regina Coeli.