E’ avvenuta poco più di una settimana fa la cerimonia per la consegna del Premio Leonardo 2010. La premiazione si è svolta in Quirinale, ed è stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a consegnare l’onorificenza a Laura Biagiotti.

Un premio meritato, senza dubbio, se si pensa alla lunga e gloriosa carriera che la celebre stilista ha appena festeggiato con le “nozze d’oro” con il mondo della moda.

Iniziava cinquant’anni fa, infatti, la sua attività di imprenditrice e creativa, spinta dalla passione per l’eleganza (eredità di sua madre Delia) e da una grande forza di volontà, nonché una dedizione al lavoro che l’hanno resa così popolare e stimata.

La “regina del cachemire”, come l’hanno soprannominata negli Stati Uniti, piace non solo per l’originalità dei capi e il pregio dei tessuti ( sua l’idea di utilizzare la purezza del cachemire con un approccio sempre innovativo), ma anche per i valori che ha sempre sostenuto e difeso.

Non fa mistero, la signora Biagiotti, dell’importanza della famiglia per lei, sia quella d’origine, sia quella formata dal marito, defunto prematuramente, e dalla figlia, Lavinia, che da anni ormai collabora con la madre. Forse è questo il segreto dei suoi numerosi successi, che l’hanno portata, prima stilista italiana, a sfilare in Cina nel 1988 e a Mosca nel 1995.

Il Comitato Leonardo, da cui deriva il premio, non è una nuova conoscenza per Laura Biagiotti, poiché ne è stata presidentessa per ben tre mandati, dal 2000 al 2008, rimanendone poi Presidente Onorario.

Chi ne fa parte si impegna per promuovere all’estero una sempre maggiore conoscenza delle eccellenze italiane in campo economico, culturale, tecnologico e scientifico, al fine di conferire al Paese prestigio e ammirazione. In questo modo, si permette al Made in Italy di farsi conoscere per la qualità dei suoi prodotti e di chi li produce, anche attraverso iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione. Si tratta di una missione più che mai attuale, in un panorama paralizzato e mortificato da brutture che ormai sono all’ordine del giorno e che serve a ricordare, a noi e a chi ci guarda da lontano, che l’Italia è fatta anche e soprattutto di innovazione, professionalità e cultura.

La signora Biagiotti è la prima donna a ricevere questo premio e, nonostante sia in buona compagnia, se si pensa che, tra i premiati degli scorsi anni ci sono Renzo Piano, Giovanni Agnelli, Umberto Veronesi, Giorgio Armani, ci auguriamo che possa fare da apripista per una serie di futuri successi femminili.

Che proprio quest’anno il riconoscimento si sia tinto di rosa è significativo , perché, anche se non dovrebbe essere necessario ricordarlo, le donne sono molto di più rispetto a ciò che si vede in televisione e sui giornali.

E su questo noi di TheWoman crediamo che Laura Biagiotti sia d’accordo, non solo come pioniera che, all’inizio degli anni sessanta, si accingeva a muovere i primi passi come imprenditrice, ma anche e soprattutto come donna che crede nei valori del lavoro, dell’intelligenza, della femminilità intesa come creatività, sensibilità, tenacia e intuizione.

Vera Moretti