Agli inizi di febbraio il Comune di Mira, in provincia di Venezia, era venuto alla ribalta per il licenziamento di Roberta Agnoletto, Assessore allo Sport e all’Ambiente. Il motivo? Pare che la gravidanza della donna fosse d’intralcio al lavoro del Consiglio Comunale, almeno stando alle parole della donna contenute in una lettera nella quale si può leggere la «volontà di questa Amministrazione di procedere ad una mia sostituzione a causa della gravidanza e, quindi, dell’imminente parto e degli impegni materni conseguenti. Sostituzione che dovrebbe operare dalla fine di marzo 2013».

A queste parole ha prontamente risposto la Presidente del consiglio comunale, Serena Giuliato: «Non la si sostituisce perché è incinta. La motivazione è che è necessario rivedere le deleghe alla luce del carico di lavoro maggiore degli ultimi tempi e la Agnoletto è effettivamente poco presente».

Tra chi accusa e si difende, noi di Bella.it abbiamo deciso di vederci chiaro e per questo ci siamo messe in contatto con entrambe le parti. Purtroppo la signora Agnoletto ha ignorato le nostre richieste, ma la cosa non ci ha scoraggiato dal momento che abbiamo ricevuto lo stesso trattamento riservato al Sindaco di Mira, Alvise Maniero, che ancora a fine febbraio non era riuscito ad avere un confronto con la donna.

Come facciamo a saperlo? A rivelarcelo è stata la stessa Presidente del consiglio comunale, Serena Giuliato, che molto gentilmente ci ha raccontato come si sono svolti i fatti.

Ci racconti cosa è successo.
Da diversi mesi il gruppo dei Consiglieri e degli Assessori, insieme al Sindaco Alvise Maniero, abbiamo sollecitato la necessità di una migliore ripartizione del lavoro, dal momento che c’è chi ha troppe deleghe e chi troppo poche. Nonostante le continue sollecitazioni, la Sig.ra Agnoletto continuava ad essere poco presente e nonostante il Sindaco abbia cercato di contattarla via sms ed email per chiederle un confronto, Roberta ha sempre rifiutato. Ad essere sinceri in più occasioni è stato il Sindaco stesso ad intervenire nel darle una mano con le sue deleghe in Ambiente, Sport e Università, che però non ha mai seguito con la giusta attenzione. Ciononostante la Sig.ra Agnoletto non ha voluto sentire ragioni e ha risposto che a lei non spetta la maternità.

Da dove nasce la decisione di revocare la delega?
Nessuno ha mai pensato di revocare alcuna delega, né esiste alcun documento in merito. La nostra richiesta era solo circa il modo in cui intendeva organizzarsi il lavoro e nonostante le continue richieste, la sua risposta è sempre stata negativa. Roberta mi ha detto di avere solo due giorni e mezzo a disposizione per occuparsi delle sue mansioni e di non avere intenzione di assumersene altre. Che poi ad essere sinceri il tempo da lei impiegato è anche meno. E pur sapendo che alcuni Assessori finiscono molto tardi, come quello alla Protezione Civile, ha continuato a rinunciare a prendersi un altro incarico.

Qual è il suo compito come Presidente del Consiglio Comunale?
Io mi occupo dell’organizzazione dei compiti del Consiglio e, come tutti, dò una mano a agli altri Assessori. Anche alla Sig.ra Agnoletto, che spesso sostituivo in vari incontri a cui non poteva partecipare. Noi cerchiamo sempre di darci una mano, e a Roberta non abbiamo chiesto nient’altro che una presenza maggiore. I lavori sono tanti e tutti insieme dobbiamo far fronte alle richieste dei cittadini e risolvere i problemi di un Comune molto grande come quello di Mira. La risposta è stata sempre e comunque negativa: oltre alle tre deleghe di cui già si occupa non ne vuole sapere.

Attualmente la Sig.ra Agnoletto fa ancora parte del Consiglio?
Assolutamente sì. Il Sindaco resta comunque in attesa di avere un incontro con lei in cui discutere e parlarne.

Secondo lei perché in molti si sono schierati pro e contro la sua posizione?
Perché è stata la Sig.ra Agnoletto a parlare di revoca di delega in merito alla sua maternità mandando una e-mail a tutti gli Assessori e dipendenti comunali. In realtà si tratta di una falsa notizia. Anzi, la mattina stessa, prima che mandasse quella e-mail, il Sindaco le aveva chiesto un altro incontro, ma lei non ha mai risposto, neppure via sms.

Secondo lei la maternità costituisce ancora un problema per le donne lavoratrici?
L’incarico di un Assessore è una carica politica e un servizio che si dà ai cittadini. Nel momento in cui questo servizio non si è in grado di darlo, deve essere l’amministratore a chiedere una sostituzione, non il contrario. Non ce lo ha ordinato il medico di fare gli Assessori. È normale avere dei momenti in cui è più difficile portare avanti i propri impegni,  ed è proprio per questo che il sindaco voleva parlarle. Dopo otto mesi che lavoriamo insieme credo sia il minimo confrontarsi e trovare delle soluzioni insieme.

Quali potranno essere le prossime decisioni del Comune?
Sono scelte che dovrà fare il Sindaco insieme alla sua giunta.

Se fosse per lei?
Le deleghe dovrebbero essere riviste insieme agli altri Assessori in modo da distribuirle equamente, dandosi una mano. C’è chi lavora tutta la settimana e chi pochi giorni. È necessario aiutarsi per dare una risposta maggiore ai cittadini.

Giulia DONDONI