La marcia delle “quote rosa” sta avanzando con passo sempre più sicuro, fino a toccare incarichi e poltrone che, fino a pochi anni fa, sembravano insperate.

Ultima, in ordine di tempo, è stata la nomina a direttore generale della Rai di Lorenza Lei, già vice dell’ormai ex direttore Mauro Masi, e quindi, oltre ad essere personaggio noto dagli addetti ai lavori, è anche preparata per svolgere il suo lavoro con cognizione di causa.

Se qualcuno, con l’avvento della Lei alla dirigenza Rai, pensava che sarebbe cominciato un periodo “all’acqua di rose”, sicuramente si è già ricreduto, perché sembra che, al contrario, il nuovo DG abbia una gran voglia di cambiare le cose e coinvolgere direttamente tutto lo staff. A quanto pare, infatti, dal 4 maggio, giorno dell’ufficializzazione della nomina, i lavori fervono in maniera febbrile, con orari giornalieri che mai scendono sotto le 12 ore.

Sarebbe troppo presto per le leggende riguardo la nuova capo vertice, ma di certo il suo atteggiamento, se non leggendario, è eroico. Nessuna pausa pranzo-caffè-spuntino, ma solo lavoro, e a testa bassa, senza risparmiarsi neppure durante i fine settimana. Ma sarà vero?

Certo è che, dalle prime dichiarazioni rilasciate, si capiva che Lorenza Lei, classe 1960, faceva sul serio e che il suo non sarebbe stato un mandato da “traghettatrice” ma da vera e propria protagonista.
D’altra parte, come potrebbe essere altrimenti? L’occasione d’oro che le è stata data va sfruttata al meglio, non solo per dimostrare che, essendo donna, può dare alla Rai quel valore aggiunto che mancava, ma anche per porre rimedio ai (tanti, secondo i ben informati) errori del suo ex capo Masi.

Non ha avuto peli sulla lingua, la signora Lei, quando ha dovuto confessare che c‘era l‘esigenza di “rimettere in moto l’azienda dopo un periodo di stallo e incertezza. Un momento che deve finire in fretta”, per poi elencare una serie di priorità da rispettare, quali: “la definizione della natura giuridica della Rai, l’evasione del canone, l’ingiustificato calo della raccolta pubblicitaria a fronte di ascolti crescenti, la verifica del piano industriale e delle linee editoriali della nuova offerta digitale, difendendo l’identità delle reti generaliste e il pluralismo culturale che sempre ha contraddistinto il servizio pubblico”.

Non si sta adagiando certo sugli allori, questa donna forte e combattiva che piace a molti, dentro e fuori la Rai, e non certo per la sua accondiscendenza, ma piuttosto per discrezione, ambizione e dedizione al lavoro, che sta ampiamente dimostrando da queste battute iniziali.

La riorganizzazione di programmi e staff sta già avvenendo, perché, come obiettivo di queste prime settimane di mandato, che si prevede saranno di fuoco, sono previste proposte per sette nuove aree di prodotto, l’approvazione del bilancio 2010 e una prima previsione per il 2011. Inoltre, sono previsti incontri con i personaggi di spicco delle tre reti, tra i quali Santoro, Floris, Fazio, Gabanelli e Vespa, nonchè revisioni di talk show e di reality e i cda convocati due volte alla settimana, per avere tutto sotto controllo.

Stare al suo passo sarà difficile, ma si tratta di una donna che, grazie all’empatia e all’entusiasmo, è stata capace di essere votata all’unanimità e di ricevere consensi a destra e a sinistra, e in un momento così delicato del nostro Paese non è certo semplice.

C’è già chi, vedendo in lei una sorta di “pioniera”, la paragona ad Emma Marcegaglia, prima donna al comando di Confindustria. Non sappiamo se questo accostamento le calza a pennello, certo è che il suo nome entrerà nella storia, ma noi speriamo che possa essere ricordato per le sue gesta e non solo come antesignana.

Abbiamo parlato di Lorenza Lei anche in un altro interessante articolo, per leggerlo, cliccate qui

Vera Moretti