Con un nastro rosa aveva combattuto, e vinto, la battaglia contro il cancro al seno ma nulla ha potuto fare Evelyn Lauder per sconfiggere il tumore alle ovaie, le cui complicazioni si sono rivelate letali e, all’età di 75 anni, ne hanno provocato la morte.

Evelyn Hausner, nota a tutti con il cognome del marito Leonard e della suocera Estée, è stata una combattente fin dalla tenera età quando, con la sua famiglia, dovette lasciare l’Austria, in mano ai nazisti, e cercare la salvezza a New York.
L’arrivo negli Stati Uniti, dunque, fu drammatico e precipitoso, ma è Oltreoceano che Evelyn ha potuto costruirsi una vita e avverare i suoi sogni.

L’incontro con il futuro marito Leonard Lauder, figlio di Estèe e Joseph, non solo le cambiò la vita ma le permise di cambiare anche quella degli altri. In due modi.

Lasciato il suo lavoro di insegnante e arrivata nell’azienda di famiglia, allora di dimensioni ridotte e senza particolari ambizioni, ha portato la società a scalare tutti i gradini che hanno accompagnato la Estèe Lauder alla fama internazionale come leader nei prodotti di cosmetica.
Evelyn, ricoprendo la carica di direttore marketing prima e vicepresidente poi, ha portato una piccola impresa che produceva solo sei prodotti ad avere linee cosmetiche dedicate a tutti i tipi di pelle, oltre a proporre prodotti innovativi che hanno dato l’opportunità a milioni di donne al mondo di sentirsi più belle.

Ma la sua esistenza nel 1989 ha avuto un brusco risveglio, perché è stato proprio in quell’anno a scoprire di avere un cancro al seno. E da quel momento, la sua lotta al tumore, fortunatamente vinta, è stata la lotta di tutte le donne nella sua situazione. Pur non amando parlare della sua vita personale, infatti, Evelyn arrivò a lanciare una campagna di sensibilizzazione in favore della salute delle donne, e in particolare per questo tipo di cancro, il più diffuso nell’universo femminile. Tale campagna è sfociata nella Breast Cancer Research Foundation nel 1993, il cui simbolo è proprio quel nastro rosa che ormai tutti conosciamo.

Ma il vero simbolo è proprio lei, Evelyn, diventata per tutte le donne un esempio, oltre che di solidarietà, anche di forza e caparbietà, indispensabili per affrontare la malattia nel modo giusto. E grazie a queste sue doti innate, ha potuto negli anni raccogliere 350 milioni di dollari destinati alla ricerca.

Il suo destino, però, ha voluto che il nemico tornasse e il 12 novembre si è arresa, lasciando il marito Leonard e i figli William e Gary, che sicuramente continueranno ciò che lei, loro moglie e madre, aveva coraggiosamente avviato e portato al successo.

Vera Moretti