La regione Toscana si conferma leader per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, con la provincia di Prato in testa tra tutte le città italiane, poiché ha registrato un aumento di imprese “in rosa” negli ultimi mesi.

L’Osservatorio di Unioncamere ha reso noti i dati relativi alle attività nate da iniziative di imprenditoria femminile e per la provincia di Prato l’incremento, tra giugno 2010 e giugno 2011, è stato del 3%, che, tradotto in numeri, significa 8.352 aziende rosa del 2011 contro le 8.109 dell’anno precedente.

Le cifre della città di Prato sono superiori rispetto agli standard dell’intera regione e se si pensa che ciò significa che un’impresa su quattro è gestita da donne, si capisce perché la notizia ha del sensazionale.

Carlo Longo, presidente della Camera di Commercio di Prato, ha così commentato: “La dinamicità del tessuto imprenditoriale femminile pratese è un dato estremamente positivo per il rilancio dell’economia della città. Certo occorre lavorare nella direzione di rimuovere gli ostacoli che limitano la partecipazione delle donne all’attività d’impresa, tenendo conto degli standard europei.”

Si tratta, dunque, di un cammino tortuoso, nonostante abbia dimostrato di essere vincente e, per migliorare ulteriormente la situazione, sarebbe auspicabile l’intervento di iniziative concrete da parte delle autorità regionali a favore delle donne che vogliono creare un’impresa.

I settori di maggior interesse da parte delle imprenditrici donne sono il manifatturiero, soprattutto per quanto riguarda le confezioni, il settore del commercio e quello dei servizi. Quest’ultimo, in particolare, sta vivendo un periodo favorevole specialmente nel campo delle attività immobiliari.

Vera Moretti