Gli studi sulle donne sono innumerevoli. Sembra non si parli d’altro: dimmi come mangia e ti dirò come sarà tra le lenzuola, dimmi cosa beve e ti dirò chi è…

Inutile sottolineare che i maggiori responsabili della dilagante voglia di studi sul mondo femminile sono uomini. Uomini illustri – solitamente, insigniti di varie lauree e titoli universitari onorifici – sì, ma evidentemente anche privi del comune senso pratico.

Certo tutto questo ha le dovute eccezioni: ci sono anche fanciulle intraprendenti che si dedicano a questo tipo di attività, il che è assolutamente inconcepibile, ma costituisce una segreta minoranza che può essere debitamente occultata con nomi simil-ermafroditi di dubbia provenienza.
Ma andiamo nel dettaglio, perché questa leggera introduzione non esibisce tutte le straordinarie sfumature d’immaginazione che gli studiosi hanno avuto nel tempo.

Lo sapevate che la bevanda preferita dalle donne è l’acqua naturale? Ma dai … Davvero! Il 72% di un campione di 400 donne intervistato dalla Lorien Consulting lo afferma. Che dire … La scoperta dell’acqua naturale.

E se pensate che le donne siano completamente sincere quando parlano di sesso (davvero siete così creduloni?) dovrete ricredervi: uno studio pubblicato su The Journal of Sex Research può dimostrarvi che anche le donne mentono quando si tratta di difendere la propria reputazione. Chi l’avrebbe mai detto? Eppure qualcuno ha impeigato tempo e denaro per giungere a questa illuminazione!

Secondo uno studio dell’università dell’Iowa poi tradisce una coppia su tre, cioè se esci con le tue best friend stai sicura che una di voi tre ha le corna, o le fa. Il che ha qualcosa di inquietante.

Ma il bello di tutto questo si scatena sempre nel numero di partner che una donna dovrebbe avere nella vita: alcuni studi dicono ce ne spettino 4, altri 6, pochi vanno oltre i 7 (hanno il braccino corto, si…). E gli uomini? 7, 10, addirittura 13. Il che è matematicamente impossibile secondo l’High School Prom Theorem di David Gale, che essendo professore di matematica e non psicologo, sociologo o simili, di numeri se ne intende. Se infatti il giorno dopo il ballo della scuola chiedessimo a tutte le ragazze con quanti ragazzi hanno ballato e sommassimo le loro risposte otterremmo un numero F. Questo sarebbe uguale al numero M che dovrebbe risultare dalla stessa domanda posta ai ragazzi (F=M). La ripova l’abbiamo dal numero di coppie che si sono formate durante la serata: il numero è uguale sia ad F che ad M!

E perchè tutto ciò negli studi non avviene?! Perchè gli uomini hanno sempre un numero incalcolabile di fanciulle quando queste riportano un numero di partner ben minore? Forse perchè gli uomini, essendo troppo impegnati a studiare il significato sessuale della tua ordinazione per pranzo, si dimenticano il confine non troppo sottile tra immaginare ed ottenere. Il che non sempre è un male: almeno ti lasciano pranzare in santa pace!

Erika Pompili