Non pensate che il cioccolato sia un sostituto dell’amore… L’amore è un sostituto del cioccolato

Al Latte, fondente, alle nocciole, alle mandorle, bianco, al gianduia, ai mirtilli, alla cannella, al pistacchio e chi più ne ha più ne metta! Il tanto amato cioccolato, goduria irresistibile per il nostro palato, viene prodotto nelle modalità più svariate.

Da dove deriva il nostro oro nero? Le sue origini sono antichissime, i Maya, almeno in questo, ci avevano visto lungo: il kakaw uhanal (derivazione etimologica del termine cioccolato) per loro era il “cibo degli Dei”. Una seconda teoria fa derivare la parola dal dio Azteco Quetzalcoàtl, che donò ai mortali il seme del cacao per farne una bevanda afrodisiaca.

Beh, teorie a parte sappiamo per certo che quest’alimento, derivato dai semi della pianta di cacao, crea dipendenza (cioccolismo), ma come resistergli?

Il cioccolato rappresenta il desiderio peccaminoso per eccellenza per tutti coloro che seguono diete ipocaloriche, considerato un alimento  estremamente grasso viene quasi sempre bandito.

Il risultato? Silhouette perfette ma umore altalenante. Il cacao infatti contiene al suo interno endorfine, sostanze prodotte dal cervello in grado si far tornare il buon umore, perché con proprietà analgesiche simili alla morfina e all’oppio.

Ebbene cari, non disperate. Quest’ultimo può essere tranquillamente inserito in una dieta, garantendo comunque ottimi risultati. Un consumo moderato della pasta di cacao consentirebbe un dimagrimento pari circa a un kg a settimana. Non si tratta né di mitologia né di fantascienza, quest’alimento godurioso se consumato nelle giuste dosi, non più di 150 grammi il giorno, e associato a specifici alimenti consente la perdita di peso.

Il cioccolato, ricco di potassio, fosforo, calcio, vitamine A e B e magnesio, rappresenta un valido aiuto per aumentare il senso di sazietà e aiuta a prevenire l’insorgere di malattie cardiovascolari.

Per ottenere dei buoni risultati, si deve consumare la quantità prestabilita non più tardi di mezzogiorno e associare tale consumo ad alimenti ricchi di fibre. Queste ultime evitano che l’organismo assorba i grassi e gli zuccheri presenti nella pasta di cacao.

Allora riempite gli scaffali e il frigo di: verdura, cereali, frutta, pasta e pane integrali, uova, carne bianca e pesce.

Mi raccomando, questo regime va ripetuto per un massimo di due settimane. (è assolutamente sconsigliato per chi soffre di diabete).

Come non dare ragione alla massima di Tom Hanks (in Forrest Gump) “La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!”

 

Martina PISASALE