Il 5 ottobre è morto Steve Jobs, leader della Apple. Il 4 ottobre è morta Anna Lisa Russo, blogger guerriera che ha lottato pubblicamente contro una malattia feroce: il tumore al seno.

Autrice del blog super-seguito “Ho il cancro” (http://annastaccatolisa.splinder.com/ ), sposa d’Agosto nonostante la diagnosi infausta, Anna Lisa ha impiegato i suoi ultimi mesi di vita per sensibilizzare una piccola grande fetta di mondo al problema del tumore al seno.

Una donna forte, bellissima, una sognatrice di raro coraggio che ci ha regalato un messaggio importantissimo: il tumore al seno riguarda tutte noi. Riguarda tutte le donne, giovani e meno giovani, attive o pigrone, bellissime o carine.

Ignorare il problema, nascondere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi, è inutile e dannoso. Mettere la malattia online, la verità sotto gli occhi di tutti, seppur cruda e dura da accettare, è stato un gesto di coraggio lodevolissimo, ma andrà sprecato se a nostra volta tutte noi non faremo un minimo passo per evitare che questo succeda a noi stesse o alle donne che amiamo e che ci vivono vicine nel cuore.

Ottobre, che si è portato via la coraggiosa Anna Lisa, è il mese della prevenzione del tumore al seno: un mese nel quale tutte noi potremo prenotare gratuitamente una visita senologica al fine di escludere la presenza di una qualsiasi anomalia del tessuto mammario (o bloccarla sul nascere). Il tumore del seno, al giorno d’oggi si può sconfiggere nel 90% dei casi se preso in tempo, ma per fare ciò bisogna sottoporsi periodicamente a controllo.

In Italia, il progetto Prevenzione Serena ricorda ogni due anni a tutte le donne tra i 50 e i 69 anni l’importante appuntamento con la loro salute, ma non basta! Bisognerebbe cominciare anche prima, sotto consiglio del ginecologo di fiducia, ma le risorse statali in questo periodo di crisi non ci permettono un progetto più esteso. Cosa fare in alternativa?

Controllare ogni mese la presenza di noduli o altre piccole formazioni dure all’interno del seno (circolarmente introno al capezzolo e poi a cerchi sempre più larghi fino alle ascelle, con le dita piatte e unite) e osservare davanti allo specchio se la pelle presenta irregolarità di tessuto o colore.

In caso affermativo non bisogna spaventarsi, spesso i noduli sono solamente fibroadenomi, processi di ingrossamento del tessuto mammario assolutamente benigni che però vanno tenuti sotto controllo perché possono causare malessere e fastidio soprattutto in gravidanza.

E’ consigliabile quindi prenotare comunque una visita dal ginecologo per fugare ogni dubbio. Se si dimostra utile si può poi effetturare una mammografia (che è invece caldamente consigliata ogni due anni dopo i 50 anni d’età): in pratica l’esame consiste in due radiografie del seno che, per essere effettuate al meglio prevedono un piccolo “schiacciamento” della mammella tra due piastre (assolutamente non doloroso ma un po’ fastidioso: il tutto dura pochi minuti!).

L’esito arriva direttamente a casa dopo alcuni giorni. Nonostante sia un esame poco invasivo, non doloroso e veloce nel Sud Italia solo il 40% delle donne ci si sottopone ogni anno (70% al Nord).

Speriamo che la scomparsa permatura di Anna Lisa e la vivace campagna Nastro Rosa 2011 riescano ad aumentare di molto questa percentuale regalando l’opportunità a qualche altra giovane donna come lei di realizzare tutti i suoi sogni.

Erika Pompili