Ammettiamolo: la prima impressione conta eccome. Per quanto si possa cambiare opinione col tempo, quei primi tre minuti in cui ci si presenta e ci si stringe la mano (dimenticandosi pietosamente il nome entro pochi secondi), sono fondamentali.

Tra l’aperitivo al buio organizzato dagli amici, l’incontro di lavoro con un collega insospettabilmente charmant e i modernissimi Speed date infatti la facilità con cui incontriamo le persone è inversamente proporzionale alla durata dell’interesse reciproco: dove sbagliamo?

In pochi minuti si può tramutare un incontro destinato a far parte di una collezione di fiaschi nell’appuntamento per eccellenza..

Abbasso le banalità: avete pochi minuti per fare colpo, evitate le solite frasi se non volete finire a capitombolo in una scena da film triste.

Vietato dire “piacere”, parlare del tempo, o utilizzare espressioni da cioccolatino. Inventate qualcosa che stupisca e verrete comunque ricordati.

No alla prevaricazione: dalla semplice stretta di mano alla conversazione ricordate che nel 2012 la parità è d’obbligo. Non alzate le voce, non catalizzate l’attenzione su di voi e rispettate i tempi. La prima impressione dev’essere quella di potersi fidare, non di sentirsi braccati!

Cheese!: dal primo istante regalate al vostro interlocutore un’impressione affidabile ma gentile. Il sorriso è il più bell’accessorio che possiate indossare perché mette a proprio agio e rende affascinanti, a costo zero!

Ascoltare è un segno di rispetto: non c’è nulla di peggio di chi parla in continuazione senza curarsi di chi ha di fronte, tranne chi fa una domanda e non ascolta la risposta. Se non siete interessati allora quella è la persona sbagliata ed è meglio cambiare obiettivo.

In caso contrario sarà meglio che calibriate con cura ciò che volete scopra di voi e ciò che volete scoprire voi.

Un punto in comune: cercate subito di trovare qualcosa che vi accomuni di cui parlare assieme (viaggi, musica, letteratura… evitate il calcio e la politica!) , smorzerà l’ansia e vi metterà entrambi a vostro agio e poi… Cupido farà il resto.


Erika POMPILI