Fatta eccezione per gli Angeli di Victoria’s Secret, tolte le top model degli anni ’90 che si dividono tra servizi di moda speciali, conduzioni/partecipazioni a talent televisivi, riconosciuta una moderata notorietà al di là dei confini della moda anche a Bianca Balti (sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo nella serata finale), le modelle restano esseri sconosciuti ai più. Irriconoscibili spesso anche per gli addetti ai lavori: seduti ai bordi della passerella, perfino i giornalisti smettono di distinguere i tratti somatici tra una bellezza dell’est e l’altra, tutte truccate allo stesso modo, con la medesima coda o chignon e lo sguardo perso nel vuoto. Quanto alla camminata, basti dire che non esistono (quasi più) le “falcate” di una volta.

Ai British Fashion Awards 2013 che si sono svolti a Londra pochi giorni fa è stato conferito, come di consueto, anche il premio alla modella dell’anno. A vincerlo Edie Campbell , ventitreenne inglese che tra una sfilata e un set fotografico studia storia dell’arte. Sottilissima (taglia 34, a dispetto del piede numero 40), ha mosso i primi passi nella moda grazie a Mario Testino che l’ha scelta per un servizio su Vogue. Quest’anno ha collezionato diverse copertine prestigiose (a maggio su Vogue Italia) e soprattutto ha conquistato il ruolo più ambito sulle passerelle: quello di aprire e chiudere lo show di un grande marchio come Burberry Prorsum. Gli occhi blu sono il suo punto di forza, eppure non si può certo ammettere che sia una di quelle ragazze che per strada si noterebbe.

La si nota invece in questo marasma di grissini con la coda bionda, senza anima e personalità. Edie Campbell è diversa da molte altre colleghe, proprio come l’amica Cara Delevingne. Del suo curriculum più che i contratti da testimonial colpisce che sia ambasciatrice di The Reading Agency (con la singolare missione di aiutare a diventare “entusiasti lettori”). Così si presenta nella sua micro-bio su Twitter, mentre sul suo profilo Instagram non troverete le tipiche foto della modella che fatica in palestra.

Andrea VIGNERI