Quest’estate ho scelto di trascorrere le mie vacanze alla scoperta del Brasile insieme alla mia famiglia. Se da un lato non posso dire onestamente di avere visto nessuna tendenza particolare che possa in qualche modo interessarci, dall’altro mi porto a casa da questa terra meravigliosa un senso di libertà per tutto ciò che concerne lo stile.

Le donne brasiliane se ne fregano di tutte quelle che per noi sono le regole auree della moda. Hanno un approccio molto personale che non segue quelli che sono i dettami in qualche modo imposti dalle grandi maison di moda, usando molta immaginazione e tanto colore.

Mi ha colpito enormemente e ho apprezzato tantissimo questa idea di divertissement, questa voglia di mischiare le cose, di giocare con gli accessori e con i trucchi, sempre di nuance a tinte forti che è alla base del loro personalissimo stile.

Dal Brasile porto anche a casa l’idea che si possano mixare gli acquisti invernali con quelli estivi nel tentativo di rendere un po’ più giovane e fresco anche un look di inizio stagione. Detesto i cambiamenti drastici e rapidi, mi piace, invece, l’idea che la moda possa consentirci per l’arrivo dell’autunno di utilizzare ancora delle sciarpe di cotone super colorate su un serioso e “grigio” look da ufficio o di usare accessori importanti con un outfit più informale.

Grande libertà, dunque, nell’accostamento e nel mix degli stili e poca attenzione ai dogmi degli stilisti, che si sintetizza nell’indossare abiti e accessori nella maniera in cui maggiormente aggrada, mescolando abiti di produzione artigianale con accessori comprati in boutique. Il risultato è un look assolutamente personale, molto meno omologato rispetto a quello che siamo abituate a vedere per le strade delle grandi metropoli europee e americane, dove le regole della moda sono sostanzialmente seguite alla lettera. E’ difficile vedere nelle città del Brasile – da Rio a Fortaleza, passando per Salvador e Sao Luiz – donne vestite tutte allo stesso modo.

Probabilmente, questo dipende anche dal fatto che non c’è stata ancora una vera e propria invasione dei grandi marchi internazionali e di conseguenza c’è una libertà maggiore anche per gli stessi stilisti locali che si sentono legittimati a creare più liberamente.

A parte San Paolo, capitale della moda brasiliana che mi dicono sia più globalizzata e che purtroppo non ho visitato, nelle città che ho avuto modo di vedere i grandi nomi si possono trovare solo in pochi negozi. In Brasile la moda è più spiccia, più personale: ci devi mettere del tuo se vuoi essere in qualche modo speciale. Abbiamo molto da imparare da questa idea di libertà, anche perché stimola la creatività e la fantasia, scongiurando l’effetto clone.

 

Francesca SENETTE – giornalista esperta di moda e nuova fashion blogger di Birkin.it