In Cina sfilano in metrò. A Parigi occupano il Garé D’Orsay. A Milano nessuno ne parla e sono surclassate dalle fashion blogger in tiro per la Milano Fashion Week. E’ la cavalcata delle modelle che, tra guerrilla marketing e operazioni di autopromozione, fanno breccia nel cuore dei passanti quanto imbestialire qualche ortodosso della comunicazione.

In principio fu Nanjing, cittadina della provincia cinese di Jiangsu. Qui un gruppo di modelle ha stupito tutti i viaggiatori della metropolitana locale, vestite solo del tradizionale qípáo (l’abito simil kimono che nella lingua originale si chiama cheongsam).

Insieme alla vesti dell’Impero, però, il gruppo di bellissime ha mostrato anche una serie di QR Code, i codici a barre dell’adv e della press.
In sostanza, chiunque le intercettasse poteva usare il proprio smartphone, giocare con il code e quindi provare a vincere i premi messi in palio dal quotidiano gratuito The Oriental Guardian.
Cosa non si farebbe per i famosi cinque minuti di notorietà di cui parlava Andy Warhol…

Ma non è tutto!
Rimanendo in tema artistico e spostandoci a Parigi, proprio la scorsa settima a un gruppo di modelle ingaggiate da un famoso marchio di lingerie ha letteralmente preso d’assalto il famoso Museo di arte contemporanea D’Orsay per sfilare in mezzo a scolaresche e visitatori in visibilio.

E di certo non per i capolavori degli Impressionisti in mostra…

In slip e reggiseno le signorine hanno corso nei corridoi emulando un celebre film di Bertolucci, si sono soffermate a chiacchierare con gli ospiti dell’ente, per essere, in ultimo, “cacciate” dalla direttrice delle ex stazioni francesi, non informata di quest’attacco di guerrilla marketing.
“Si minacciano ripercussioni legali all’azienda di lingerie che ha ordito la trovata” – dicono le fonti stampa. Ma non credo che qualcuno si sarà sentito offeso, anzi, forse il Garé d’Orasay dovrebbe ringraziare la deliziosa pubblicità gratuita di Etam che così ha fatto sapere a tutti di aver pronta la sua collezione Etam Lingerie Printemps / Eté 2012

E a proposito di pubblicità gratuita, veniamo a Milano, in questi giorni in febbrile fermento causa – si fa per dire – la Settimana della Moda Uomo.

Questa volta al centro della diatriba non ci sono gli animalisti, bensì le fashion blogger, contestate dalle giornaliste di settore che si sono definite stanche di fare file interminabili e di essere messe da parte dai brand di moda per essere preferite a giovani scrittrici improvvisate, definitivamente markettare, che anziché raccontare le collezioni o prendere appunti sulle novità di stagione sgomitano per un front row e una copertina, o twittano con i loro smartphone.

Alle maison sarà detto chiaro chiaro che non entreremo alle sfilate se ci saranno loro” – mi ha anticipato ieri sera una sostenitrice della protesta – troviamo scritto su uno dei blog di riferimento del settore. […] Non è possibile vedere in prima fila queste ragazzette con il cellulare in mano che mandano sms per vantarsi di essere lì. Capisci? Noi andiamo alle sfilate per lavorare non per far sapere al mondo che siamo lì. […] La maggior parte delle fashion blogger sono incompetenti, non conoscono nemmeno la storia del costume. […] Fanno pubblicità a prodotti che ricevono in regalo, questo falsa l’autenticità dell’informazione”.

E così, ben 182 mi piace sono stati cliccati sulla pagina Facebook del portale che ha riportato la news. Che di questa moda nella moda non se possa più?

Infine, chiudiamo la rassegna delle stranezze in passerella finendo proprio a Milano.

Nessuna pazzia con donnine in desabillè bensì un uomo nudo ha chiuso il catwalk di Frankie Morello, questo fine settimana. L’attore Giuseppe Sartori della compagnia d’avanguardia Ricci/Forte ha portato il suo meditation tour in chiusura a Milano Moda Uomo : “La nostra non è una provocazione” – hanno spiegato gli stilisti Pierfrancesco Gigliotti e Maurizio Modica – “ma la logica sequenza del percorso immaginato dalla nostra collezione”.

Sarà…

E meno male che doveva essere l’inizio di una tranquilla serie di Fashion Week in giro per il mondo…

Paola PERFETTI