L’acqua, elemento naturale per eccellenza, è un importante strumento terapeutico dalle valide e numerose proprietà curative.

La balneoterapia, ad esempio, consiste nella immersione parziale o totale in acqua a 36/38 gradi di alcune parti del corpo ed è molto utile per curare la cellulite, il derma in generale, o patologie cardiovascolari. L’acqua, e più in generale il termalismo, con i sali minerali in essa contenuti, l’anidride carbonica e i legami di azoto, attiva i recettori delle estremità nervose attraverso sollecitazioni di calore e pressione che vanno ad agire sui vasi sanguigni.

Per avere gli effetti desiderati, un ciclo di balneoterapia prevede un bagno al giorno della durata di 20minuti per almeno 10/15 bagni; dopodiché si viene fatti sdraiare su un lettino avvolti in un coperte per altri 20 minuti in modo tale da accelerare la reazione termale.

Per ottenere effetti migliori, la balneoterapia può essere abbinata ad altri due trattamenti: l’idroterapia e la talassoterapia. Mentre la prima sfrutta le proprietà fisiche (naturale, termale o medicata) dell’acqua in combinazione con stimoli termici, meccanici e chimici, la seconda si basa sull’azione curativa delle acque marine ad una temperatura tiepida.

Tra i benefici della balneoterapia figurano senz’altro l’aumento dell’irrorazione sanguigna e una diminuzione della tensione muscolare, oltre che il benessere psichico e dello stato d’animo. I minerali presenti nell’acqua utilizzata per questi trattamenti impediscono la disidratazione, stimolano il metabolismo e la microcircolazione sanguigna del derma, ossigenano i tessuti, favorendo il rilassamento e la tonificazione muscolare.

 

Giulia DONDONI