L’autunno è tornato davvero. Si ricomincia a mangiare la cioccolata e torna la voglia di stare a casa al caldo, sotto le coperte. E se, invece, si deve uscire di casa e fa freddo? Basta fare come Luca Bizzarri: “Uscire con la maglietta lana fuori, cotone sulla pelle”. Ah, beh molto sexy… del resto è lo stesso comico a rendersi ironicamente conto del lento declino in cui sta scivolando la sua vita, dice lui. Inesorabile declino è vero, ma non della sua vita… del suo look, diciamo noi. Se lo incontrassero Carla Gozzi e Enzo Miccio lo condannerebbero per oltraggio alla moda.

Oltre alla maglia di lana di Luca Bizzarri, quest’autunno porta con sé un giro di poltrone in politica che nemmeno la Ferilli sui divani della pubblicità. Formigoni, sfiduciato da Lega e Pdl, arretra e Veltroni non si ricandida, mentre Bersani e Renzi continuano il simpatico tour per tutta l’Italia, cercando – come si faceva un tempo – voti per le primarie. “Veltroni lascia la politica. Adesso in Africa hanno davvero paura che si trasferisca là. #veltroni” twitta ironico Paolo Giordano, mentre Ferruccio De Bortoli apprezza il gesto dell’ex segretario del Pd.

LUCA BIZZARRI 1: La sensazione che la tua vita stia scivolando verso un lento, inesorabile declino. Uscire con la maglietta “lana fuori, cotone sulla pelle”.
LUCA BIZZARRI 2: Per circolare in auto si paga una tassa. La mia civile protesta sarà quella di accendere il motore della macchina, lasciandola parcheggiata.

PAOLO GIORDANO 1: Veltroni lascia la politica. Adesso in Africa hanno davvero paura che si trasferisca là. #veltroni
PAOLO GIORDANO 2: Ormai vale tutto. Dopo il Nobel per la pace all’Unione Europea, il mago Otelma può vincere quello per la medicina. Ma dai. #nobel

ENRICO MENTANA 1: Veltroni, addio alla Camera. Gesto onesto e nobile, che risolve pure il dilemma di Moretti: “Mi si nota di più se ci vado o se non ci vado?”
ENRICO MENTANA 2: Giravolte: Maroni e Salvini son passati in 48ore da eroi a voltagabbana a salvatori della patria a seconda di quel che dicevano su Formigoni

BEPPE SEVERGNINI: Nobel per la Pace all’Unione europea. Giusto e meritato. E’ un capolavoro che stiamo provando a rovinare.

GAD LERNER: Ora è troppo facile per i giornalisti infierire su Formigoni: è riuscito a far passare per coraggiose anche le domande di Alessio Vinci!

FERRUCCIO DE BORTOLI 1: L’apprezzabile gesto di #Veltroni che non si candiderà più
FERRUCCIO DE BORTOLI 2: Lo #spread morde ancora ma sembriamo averlo accantonato. Distratti dalla stanchezza. Eppure non siamo mitridatizzati.

SELVAGGIA LUCARELLI 1: Ma la Mussolini che va a visitare il bimbo di Padova nella casa protetta e poi lo protegge andando a Pom 5 a raccontare cosa dice? Vomitevole
SELVAGGIA LUCARELLI 2: Ma ultimamente chi gliela cura la comunicazione a Marchionne? Flavia Vento?
SELVAGGIA LUCARELLI 3: Vedi il padre su Rai Uno e la madre su Canale 5 e capisci pure il perché della diagnosi “alienazione genitoriale”. Ari-povero bambino.

ANNA PAOLA CONCIA: La battuta di #renzi su D’Alema sta diventando come le barzellette zozze di Berlusconi: noiosa, ma gli funziona #nonsonodalemiana

LUCA DONDONI: #tvtalk la Minetti parla un ottimo inglese. Peccato che pensi in italiano. No doubt!

GIUSEPPE CRUCIANI: #fermareildeclino unica cosa seria in campo in questo momento per cambiare l’Italia. Altro che #CartaIntenti. Di che parliamo?

 

Pinella PETRONIO