di Caterina DAMIANO

E se la voglia diventasse una malattia?  Ci si ritrova piuttosto spesso ad ironizzare su chi ha un appetito sessuale costante, eppure difficilmente ci si rende conto che si può trattare di un vero problema. Sempre più donne infatti soffrono della sindrome di ipersessualizzazione, comunemente chiamata ninfomania, e nonostante si tratti a tutti gli effetti di una patologia, vengono il più delle volte sminuite, ritrovandosi a ricevere appellativi non esattamente educati e a chiedersi se c’è qualcosa che non va in loro senza effettivamente riuscire a capirlo.

Capire se la propria voglia sessuale è nella media oppure è eccessiva è il primo passo per comprendere e ammettere: non esistono infatti dei sintomi standard per questo tipo di dipendenza, giacché essa si adatta perfettamente alla donna. E’ dunque compito di quest’ultima fare un’analisi consapevole, e rendersi conto di quanto la sessualità passi da comune desiderio a vera e propria necessità.

L’importanza che diamo al sesso non si trova infatti, in genere, al di sopra di aspetti fondamentali della nostra vita, quali famiglia, emozioni, sentimenti, amicizie e amore. Dunque, una donna per la quale il sesso viene prima d’ogni altro aspetto può comprendere che è proprio questo il primo campanello d’allarme.

L’incremento del numero di rapporti sessuali, con persone conosciute e non, è il secondo campanello d’allarme, seguito da eventuali disfunzioni sessuali e dalla contrazione, nel peggiore dei casi, di malattie sessualmente trasmissibili.
Per curare questo tipo di dipendenza, bisogna innanzitutto andare alla radice e scoprirne le cause. Le più comuni sono  stress post traumatici, abusi fisici, sessuali, psicologici, perdite ed esperienze dolorose, ma anche rapporti problematici che generano un senso di ribellione che sfocia infine in questo tipo d’approccio al sesso.

Una volta compreso il problema, possibilmente con l’aiuto di uno psicologo, deve essere la donna stessa a seguire una psicoterapia, anche coadiuvata da farmaci, che la porti a ridare al sesso il giusto valore e a riconquistare una vita sessuale appagante ma comunque sana.

E se non vuole saperne di ammettere, nè di curarsi? La soluzione è una sola: armarsi di pazienza, affidarsi al dialogo aperto e all’affetto.