Classe 1977, svizzera, modella, attrice e conduttrice televisiva, sorriso smagliante ed un matrimonio alle spalle con uno dei cantautori più noti del panorama internazionale. Basterebbero queste informazioni per capire che stiamo parlando di Michelle Hunziker, uno tra i volti femminili più noti in Italia.

Ma come è arrivato il successo per una ragazza semplice, sicuramente bella, che da già da piccola sognava di sposare il suo idolo musicale, come tutte le ragazzine, ma che ce l’ha fatta davvero?

Tutto inizia negli anni ’90 con il suo esordio decisamente particolare, nella pubblicità. Michelle è infatti la protagonista della provocatoria campagna pubblicitaria della biancheria intima Roberta…ricordate il famoso fondoschiena?

Dopo il matrimonio da favola con Eros Ramazzotti, viene notata da alcuni produttori e lanciata nel programma Paperissima Sprint e subito dopo conduce Colpo di Fulmine che segna il primo successo.

Successivamente si divide tra la tv tedesca e quella italiana dove conduce Festivalbar, Zelig, Paperissima e Striscia la Notizia.

Negli anni Duemila, dopo il successo televisivo, tenta la carriera cinematografica recitando in alcuni cinepanettoni con De Sica. Non lascia comunque la televisione dove recita nella divertente sit-com televisiva Love Bugs.

Se in tutto questo successo aggiungiamo anche il Festival di Sanremo accanto a Pippo Baudo nel 2007, una stupenda figlia avuta da Ramazzotti nel 1996 e l’incredibile successo con la Compagnia della Rancia in diversi musicals, coroniamo Michelle Hunziker come una tra le donne della spettacolo più complete del panorama italiano.

Purtroppo anche due momenti difficili hanno segnato la vita della Hunziker: la separazione dal marito Eros Ramazzotti nel 2002 e le persecuzioni di un fan troppo insistente.

Ma il sorriso sul volto di Michelle non è mai mancato e non c’è estate che non si parli di lei, dei suoi successi ed anche delle sue love story. Quindi anche in quest’estate 2011 è la donna di spettacolo più paparazzata ed inseguita dal mondo del gossip.