Si indignano tutti – giornalisti, presentatori, nani e ballerine – per lo spazio sempre più rilevante dato dai media a Flavia Vento, impegnata prima a sostenere Beppe Grillo e poi tutta intenta, tra un viaggio verso la luna e un’udienza (presumiamo immaginaria) con il sultano del Brunei, poi a fondare il partito delle zucchette, quello che abolirà i canili e salverà – dice lei – il mondo.

In merito al fenomeno Flavia Vento scrive Pierluigi Diaco: “Ma i media non si vergognano a dare spazio a Flavia Vento e al suo inutile e patetico impegno politico? Meritava di essere bannata da Grillo”. Quello che gli sfugge però è che, se anche lui ne continua a parlare, è inutile che si indigni perché in questo modo fa bellamente il gioco della showgirl, entrando a far parte anche lui della schiera di quei media che tanto attacca. Più pertinente ci sembra, invece, il tweet di Anna Pettinelli: “Il problema di seguire Flavia Vento non sta in quello che dice, insano è quello che retweetta. Non si potrebbe seguirla in silenzio? Grazie”. Basta non ritwittare. Ci vuole tanto?

E, mentre si continua a parlare delle zucchette di Flavia Vento, prosegue la lotta a distanza tra Renzi e Bersani: il primo ci si commuove a Porta a Porta, turbando persino Luca Telese, vedendo i genitori, il secondo è impegnato a difendersi dalle accuse di chi sostiene abbia violato le leggi della campagna elettorale. Della serie: “Tagliategli la testaaaa!

GAD LERNER 1: I leader dell’ebraismo italiano non facciano giochetti ridicoli come il voto anti Bersani contro la scelta del governo
GAD LERNER 2: Aspetto di vedere come sarà il decreto del governo sull’Ilva. Mi auguro severità esemplare con gli azionisti e il loro portafogli

LUCA SOFRI: In effetti, la guerra civile che vedo desiderata da molti, è una possibile soluzione per cambiare l’Italia: se la strategia è questa.

FERRUCCIO DE BORTOLI: #Bersani e #Renzi, un bel dibattito, positivo per la politica e la democrazia, con due assenti: i vincoli di bilancio e gli impegni europei.

SELVAGGIA LUCARELLI 1: Che si fa con un iphone che non si accende più senza una ragione divina o terrena che giustifichi tale atto di sadismo?
SELVAGGIA LUCARELLI 2: Grazie. L’iphone si è riacceso premendo ‘sti due cavolo di tasti contemporaneamente . Nel frattempo m’è passata tutta la mia vita davanti.
SELVAGGIA LUCARELLI 3: “Un’ottima persona che è stata con noi stasera:Mika!”.”Un’ottima persona che è stata ragazzo e ora è Pippo Baudo: Alessandro Cattelan!” #xf6

ENRICO MENTANA: Viva @andreavianel e @giankaleone due tecnici al governo delle reti Rai. Già intravedo un futuro Leone-Vianello bis. E bentornato BrillOrfeo

LUCA DONDONI 1: Festa compleanno dei miei 2 bambini. Totale amichetti in casa 22 + mamme. 1 clown. Palloncini, dolci, stelle, pizze, colori e…sono a pezzi
LUCA DONDONI 2: Festa compleanno dei miei 2 bambini. Totale amichetti in casa 22 + mamme. 1 clown. Palloncini, dolci, stelle, pizze, colori e…sono a pezzi

FABIO VOLO: e dopo una lunga riunione ho imparato: Non offendere le persone gratuitamente è buonismo. Offendere è sinonimo di sincerità. Aiutoooo

LUCA TELESE 1: Adesso sappiamo che il bersanese “meglio un passerotto in mano che un tacchino sul tetto” origina da Gabriel leader Spd. Vedi le lingue?
LUCA TELESE 2: Le lacrime di #Bersani, che choc, ne scrivo domani. #primariecsx

MATTEO RENZI: Il sito http://www.domenicavoto.it è perfettamente in linea con le regole delle primarie. Evitiamo il nervosismo e manteniamo il clima giusto, dai

ANNA PETTINELLI: Il problema di seguire Flavia Vento non sta in quello che dice, insano è quello che retweetta. Non si potrebbe seguirla in silenzio? Grazie

VITTORIO FELTRI 1: Bersani e Renzi sanno quali sono le cose che non vanno, ma ignorano come farle andare. Quantomeno non ce lo spiegano.
VITTORIO FELTRI 2: Il Tg1 tra le braccia di Orfeo. Notti tranquille.
VITTORIO FELTRI 3: Berlusconi a forza di detestare il teatrino della politica ne è diventato il capocomico.

BEPPE SEVERGNINI: Vince Matteo, ma è eccitante come un ottavo di finale di Coppa Italia #primarie

PIERLUIGI DIACO 1: Ma i media non si vergognano a dare spazio a Flavia Vento e al suo inutile e patetico impegno politico? Meritava di essere bannata da Grillo
PIERLUIGI DIACO 2: La violenza verbale sembra essere diventato l’unico strumento di protesta popolare. Allarmante il qualunquismo di piazza

 

Pinella PETRONIO