Tempo di jogging, fitness all’aria aperta, remìse en forme da urlo. E se tutta questa attività non servisse solo a dire addio alla cellulite ma aiutasse anche a fare attività ginnica, diciamo sotto le lenzuola?

Action Magazine riporta una ricerca svolta dalla Sue Ryder Care, associazione di beneficenza con oltre cinquant’anni di esperienza di assistenza medica e sociale, che incentra la sua azione soprattutto sulle patologie neurologiche.

La Sue Ryder Care ha svolto, dunque, uno studio su oltre duemila corridori: il risultato è oltre il 30% dei runners hanno una vita sessuale invidiabile, con una media di un amplesso (per altro soddisfacente) al giorno. E naturalmente, lo studio sottolinea che tali risultati non sarebbero possibili o sarebbero addirittura pericolosi per chi ha uno stile di vita sedentario o per chi non si tiene in allenamento con uno sport.

Ma se questo già l’avevamo sentito dire, quello che ci interessa ancora dello studio è l’altra sorprendente svolta della ricerca; la Sue Ryder Care ha anche messo a confronto le età dei corridori, scoprendo qualcosa di molto interessante: i runners tra i 40 e i 60 anni hanno rapporti sessuali tanto quanto i ben più giovani ventenni, e ne sono anche più soddisfatti, perché, rivelano, il sesso maturo, quando si è in allenamento, è tutt’altra storia.

Non pensate però di indossare i pantaloncini e la canottiera e mettervi subito a correre. La ricerca infatti, se da una parte incoraggia eventuali nuovi corridori, da una parte li scoraggia, avvertendo che cominciare pretendendo troppo è naturalmente sbagliato, e che mettersi a correre aspirando di andare oltre le proprie possibilità può avere l’effetto opposto, cosa che vale anche per i vecchi corridori: un’iperattività porta infatti alla riduzione del testosterone, alla fiacchezza e ad un influenza negativa sul sesso.

Dunque, allacciate pure le scarpe da tennis, ma non spingetevi oltre il limite, o l’unica performance di ottimo livello che otterrete sotto le lenzuola sarà… dormire!

 

Caterina DAMIANO