Dopo la radio, i libri, i film, l’ultimo ambientato nella Grande Mela, Fabio Volo ha deciso di tornare al suo primo amore: la TV.

Tre volte a settimana, in seconda serata su Rai3, con una trasmissione che sembra cucita addosso a lui: “Volo in diretta”.

“Voglio raccontare delle storie e dare un po’ d’aria alla televisione per interrompere la compagnia di giro” ha chiarito subito lo scrittore e showman n, che ormai trascorre più tempo negli USA che in Italia. “Parlerò di attualità ma con un linguaggio tutto nuovo”.

Al primo posto quindi Facebook e Twitter: “Oggi sembra impossibile prescindere, attraggono milioni di persone che esprimono la loro opinione e commentano in tempo reale l’andamento dei programmi tv. Chiediamo agli spettatori di collaborare con l’invio di foto e filmati che andranno a comporre la passeggiata più bella del mondo nel paese più bello del mondo”.

Un curioso incrocio tra Late Show (quello alla Letterman per intenderci), Muppet Show e Maurizio Costanzo, in onda da mercoledì a venerdì su Rai3 alle 23.15, nello spazio che era di Serena Dandini e del suo “Parla con me”.

Ma l’’anarcoide’ Fabio Volo, come è già stato definito, ci tiene a sottolineare che il suo programma è una vera e propria “ventata d’aria di primavera, dopo tanta televisione pesante, d’inchiesta e denuncia, dopo polemiche, accuse e polveroni. Un punto di vista più spensierato, perché l’ironia e l’autoironia che applico alla vita, vorrei proporla in tv”.

Una band in studio, la Toy Orchestra, scenografie ecologiche e niente scaletta.

Ma qual è il cuore del nuovo programma? Fabio ci tiene a dimostrare che è cresciuto e che di strada ne ha fatta dai tempi di Ca’ Volo e dell’appartamento affacciato sulla Rambla di Barcellona. Anche lui è diventato grande, insomma: nei mesi di preparazione ha girato il mondo per intervistare intellettuali e filosofi, come il linguista Noam Chomsky o l’economista Serge Latouche, o ancora Jeremy Rifkin e il filosofo Slavoj Žižek. Nel suo salotto non mancano e non mancheranno anche ospiti made in Italy come Jovanotti, Battiato, Alessandro Baricco, e pure qualche calciatore.

Anche se il conduttore ci tiene a precisare che lui si sente ancora il ragazzo della porta accanto. “Mi sono sempre buttato in ogni avventura della vita con l’entusiasmo di un ragazzino e senza freni. E poi con questo programma voglio sfatare il mito che chi ride è stupido e chi è serio e muto è intelligente. Magari sta zitto solo perché non ha nulla da dire”.

E a proposito delle accuse di Baudo (che tanto zitto non è stato) e ha affermato che la Rai è ormai moribonda, cosa ne pensa? “E’ il Paese che è moribondo”. Ben detto, Fabio. Benvenuti nel deserto del reale.

Alessia CASIRAGHI