Sosterrò sempre che la cucina italiana è la migliore al mondo per la varietà di sapori, gusti e profumi, da Nord a Sud, frutto della combinazione delle tradizioni culinarie dei vari Paesi che l’hanno dominata nei secoli, ma è pur vero che ci sono tante cucine nel mondo degne di lode e di attenzione.

È molto affascinante conoscere un Paese, magari lontano km e km dal nostro, assaggiandolo, ovvero imparando a conoscere i piatti della loro tradizione, tastarne con il palato i sapori, sentirne i profumi e conoscere la storia che ci sta dietro. Per vivere davvero un posto, bisogna anche imparare ad apprezzarne la cucina, con tutte le sue peculiarità e caratteristiche.

In particolare amo moltissimo la cucina Thailandese. Credo che sia tra le migliori al mondo per i profumi esotici dei piatti e per i sapori delicati. Per me mangiare i cibi della loro tradizione significa ogni volta consentire al palato di compiere una straordinaria esperienza. Penso che quella thai sia una cucina equilibratissima che non si fa mancare nulla in fatto di ingredienti e di aromi: il pesce e la carne vengono, infatti, lavorati con delle spezie delicatissime e non aggressive.

Inoltre, è una cucina molto elegante che fa venire voglia di assaggiarla subito, soltanto a guardare i piatti decorati con rarissima maestria. Subito dopo la cucina Thai, per quello che mi riguarda, impazzisco per la cucina giapponese. Credo che i cuochi nipponici siano i più bravi al mondo per ciò che concerne le tecniche di esecuzione del piatto, dei veri maestri nell’utilizzo del coltello. Sono stati loro i primi a fare del pesce una vera arte. Insomma, amo un po’ tutte le cucine asiatiche, dalla cultura antica, che sono riuscite a fare di un piatto un’opera artistica.

 

Filippo La Mantia – chef del ristorante dello storico Hotel Majestic di via Veneto a Roma