Non esiste autunno senza castagne: frutto che, coltivato ne bacino del Mediterraneo e soprattutto nelle zone appenniniche, una volta era un elemento fondamentale dell’alimentazione per le sue caratteristiche altamente energetiche. La grande diffusione e le innumerevoli applicazioni in cucina lo rendevano padrone delle tavole autunnali e la farina che se ne ricavava veniva poi conservata durante tutto l’anno. Tra le centinaia di varietà  riconosciamo due gruppi: quelle vere e proprie e i marroni, le prime non sono molto grosse, schiacciate, con la pellicola attaccata alla polpa che si presenta saporita; le seconde sono molto più grandi e a forma di cuore, la pellicola si stacca facilmente dalla polpa che di solito è molto dolce. Entrambe sono contenute in un astuccio spinoso, quello che da piccini ci proibivano di toccare, chiamato riccio, che a maturazione si secca e si apre.

Una volta l’inizio della stagione delle castagne era una sorta di festa, per strada si cominciavano a vedere i banchetti con le caldarroste, e le domeniche si passavano passeggiando nei boschi per le tanto amate “castagnate”, splendide giornate autunnali dai colori caldi che i bambini adoravano dato che potevano correre immergendosi nella natura e divertirsi a riconoscere le castagne buone da quelle “matte”.

Al rientro a casa la mamma e la nonna sceglievano come meglio cucinare le castagne raccolte: una parte veniva subito fatta arrosto per la merenda, una veniva usata per il ripieno di arrosti e cacciagioni, una parte veniva lessata per farne poi pasta e gnocchetti e infine, per non farsi mancare nulla, castagnaccio, marron glacé, crema di marroni, castagnole e altri deliziosi dolci a base di farina di castagne.

Insomma, questo delizioso frutto ha la capacità di poter essere utilizzato in cucina dall’antipasto al dolce, e non dimentichiamo ghiotte merende e meraviglie da pasticceria!

Quindi, se volete un consiglio, alla prima domenica di bel tempo andate con gli amici a far raccolta in qualche castagneto fuori porta, godetevi la giornata, e poi la cena!

 

Anna BRAMBILLA – Food Blogger – Food Writer
– www.verzamonamour.com