C’è solo l’imbarazzo della scelta quando si decide di buttarsi nell’affascinante panorama delle serie televisive con donne protagoniste. Eppure, alcune riescono a coinvolgerci e a stupirci molto più di altre, a trascinarci nella loro storia con una forza inaudita, fino a farci venire voglia di andare in fondo, di non staccare gli occhi dallo schermo.
Una di queste protagoniste è senz’altro Tara Craine, di United States of Tara, giunto alla seconda serie, con una terza in programmazione, e in onda dal dicembre 2009 su Mya.
Interpretata da Toni Collette, Tara è moglie e madre di due ragazzi, e di professione è una pittrice d’interni, un’artista.
E’ proprio l’arte a dare stabilità a questo particolare personaggio, affetto da un disturbo dissociativo di personalità.
Proprio per questo, la sua vita è continuamente in discussione, sempre in movimento: Tara conta ben sei diverse personalità, tra le quali una maschile, e ognuna di esse è causa delle domande generate dall’apparizione di una personalità precedente. Allo stesso modo, ogni personalità è collegata ad eventi traumatici vissuti durante il periodo dell’infanzia e del college o ad incontri e conoscenze avvenute durante il corso della sua vita.
I danni causati dagli alter ego di Tara sono tanti, e hanno a che fare con la famiglia, gli amici e soprattutto con il marito Max, il quale non solo viene ripetutamente tradito da Tara proprio a causa di una di esse, ma cade spesso anche vittima di vere e proprie “trappole” seduttive ai suoi danni, alle quali si rifiuta di cadere per via di una promessa a Tara: non andrà mai a letto con una delle sue personalità.
Nonostante questo la famiglia rimane unita, sebbene spesso scossa dalle apparizioni più o meno turbolente delle varie “ospiti”, mentre diverso è il comportamento del resto della gente, che tende ad isolarla o ad umiliarla.
L’evoluzione del personaggio di Tara è chiara durante le serie: all’inizio la protagonista non riesce a relazionarsi con le sue diverse personalità, che per altro dimostrano spesso di sapere molto più di lei su se stessa, mentre strada facendo riesce non solo a controllarle meglio e a “svegliarsi” prima che vengano commessi danni irreparabili, ma anche a comunicare con loro, in particolare con una di esse.
United States of Tara è dunque un crescendo di sorprese, e Tara è senza dubbio una protagonista splendida, tutta da seguire e da scoprire.
Non perdete tempo, se volete appassionarvi a qualcosa di originale: Tara e la sua vita fanno per voi!
Caterina Damiano