Finalmente avete fissato la data fatidica: presto vi sposerete! Insomma, quello che, fino a ieri era il vostro “ragazzo” ora potete chiamarlo “fidanzato”, nonché futuro marito.
Oltre alle mille decisioni da prendere da qui alle nozze, alle tante incombenze e scadenze da rispettare, manca una cosa fondamentale: l’anello di fidanzamento!

Solitamente, questo gioiello, così prezioso e particolare, per il simbolo che esso rappresenta, è l’oggetto del desiderio della maggior parte delle donne, indipendentemente da professione, estrazione sociale e gusti personali.

Sarà per questo che, quando vedete il vostro futuro sposo porgervi il mitico cofanetto, siete emozionate, e intravedete in lui, di solito così sicuro di sé, qualche incertezza, per non dire titubanza.
Non si tratta di paura di fare il grande passo ma, piuttosto, timore di non aver fatto la scelta giusta, di non essersi fatto consigliare bene dal gioielliere e, di conseguenza, di vedere il vostro sorriso trepidante spegnersi non appena aprite la scatolina ben infiocchettata.

Dite la verità, il vostro sogno è avere al dito un diamante, un bellissimo solitario da sfoggiare con orgoglio e da mostrare alle colleghe invidiose, perché siete convinte che quella, e solo quella, sia la pietra giusta per suggellare l’imminente matrimonio.
E invece…vi sbagliate!

Nonostante il brillante rimanga un grande classico, ultimamente sta diventando sempre più di moda l’anello di fidanzamento con l’acquamarina. In genere, viene proposto in oro bianco, con la pietra di un colore azzurro appena accennato, a taglio smeraldo, attorniato da piccoli diamanti, tre a destra e tre a sinistra.

Un gran bel gioiello, non c’è che dire, e se ancora state storcendo il naso, noi di The Woman vogliamo svelarvi un segreto: l’acquamarina è la pietra che, più di tutte, è beneaugurante per le vostre prossime nozze, perché il suo significato è matrimonio duraturo e felice.

Insomma, noi pensiamo che nient’altro possa essere di buon auspicio, nemmeno il diamante che tanto sognavate e se è vero il detto: “chi ben comincia è a metà dell’opera”, voi, con la vostra acquamarina al dito, siete partite con il piede, pardon, con la pietra giusta!

Vera Moretti