Può una donna perdonare il proprio uomo che le ha usato violenza e addirittura convolarci a nozze? Per Rihanna la risposta è sì.

La cantante delle Barbados sarebbe pronta a dire il fatidico sì allo storico fidanzato, il rapper Chris Brown che la notte dei Grammy Awards del 2009 la picchiò fino a renderle il viso una maschera di sangue e lividi.

Secondo alcune fonti d’Oltreoceano i due, pizzicati insieme durante i Grammy del 2013 tenutisi lo scorso 10 febbraio a Los Angeles, potrebbero sposarsi a luglio alle Barbados, terra d’origine di Riri. La coppia per il momento non ha confermato, ma stando a una fonte vicina al sito a stelle e strisce Perez Hilton, il matrimonio riservato a pochi amici e parenti vorrebbero un party fuori da ogni schema che poco si addice a una cerimonia nuziale fatta di tatuatori, mangiatori di fuoco e camerieri mezzi nudi.

Nozze o meno, da qualche tempo la cantante indossa all’anulare sinistro un anello di diamante che farebbe pensare a un fidanzamento ufficiale. Intanto per il suo compleanno, tenutosi il 20 febbraio, Chris Brown ha deciso di raggiungere la fidanzata alle Hawaii.

«Io la amo e lei mi ama. Alla fine è quel che conta. Il nostro amore è per la vita. Siamo fatti per stare insieme» ha dichiarato il giovane al Daily Star, mentre la cantante ha replicato dalle pagine di Elle Uk: «Sono grata che Brown sia di nuovo nella mia vita. Abbiamo un nuovo inizio e sono grata per questo. È quello che vogliamo oggi, che si fonda su una grande amicizia, infrangibile. Ora che siamo più grandi possiamo fare tutto nel modo giusto. Non si ha un sentimento così per chiunque e quando lo incontri non vuoi lasciarlo scappare. E sicuramente posso dire che lui è questo per me e che abbiamo questo tipo rapporto. Ne parlo anche nel mio ultimo singolo, Stay: è la storia di quando si ha l’amore così vicino e si vuole che duri per sempre. Non hai questa sensazione con tutti, e quando ce l’hai non vuoi perderla».

Così giovani (24 anni lui, 25 lei), tanto belli quanto famosi. Sarà pur vero che l’amore è cieco, ma a volte l’incoscienza ci vede bene.

Giulia DONDONI