Matrimonio in chiesa?  Si, ma… è scontato. Il Municipio? Certo, necessario, ma è sempre la stessa cosa. In fondo, il matrimonio è uno dei giorni più importanti della nostra vita, non dovremmo festeggiarlo come sogniamo noi?

I nostri sogni sono poi quelli all’americana: una bella giornata di sole, un posto all’aperto (spiagge, castelli, anche radure!) pochi invitati seduti e noi all’altare a scambiarci promesse e voti nuziali, splendenti e raggianti come non mai.

Peccato che questo tipo di matrimonio abbia valore nullo in Italia: per essere valido, infatti, nel nostro paese il matrimonio si deve celebrare all’interno di una casa comunale e alla presenza di un rappresentante dello stato civile.

Cosa si può fare allora, per assecondare i nostri desideri? Innanzitutto, è inevitabile sposarsi in Municipio. Ma nessuno può dirvi cosa fare dopo, una volta che sarete legalmente sposati, giusto?
Quindi, ecco a voi una delle idee che si stanno diffondendo di più in Italia in questo periodo: il rito figurativo.

Il rito figurativo è un sì ripetuto, un altro giuramento d’amore, ma puramente simbolico:  una “recita”, ma che aiuta a realizzare un sogno. E non è nemmeno necessario che gli invitati sappiano che si tratti di finzione.

Grazie al rito figurativo, il matrimonio dei nostri sogni viene pianificato e organizzato senza intoppi, seguendo i nostri voleri: dal luogo, che può essere qualsiasi si desideri, al celebrante, che può anche essere un amico o un parente, o al limite uno degli organizzatori, come accade quando ci si affida alle agenzie di Wedding Planner, che prevedono anche la possibilità di mettere a disposizione uno degli organizzatori per recitare il ruolo del prete, del funzionario o di chiunque si desideri.
Il fenomeno del rito figurativo è sempre più diffuso: se ne occupano agenzie come la Nozze e Dintorni a Milano, la Circle Agency a Roma e la torinese Il Coriandolo: proprio i titolari delle varie agenzie spiegano come negli ultimi tre anni la richiesta si sia nettamente incrementata.
Capriccio o innovazione? A voi la scelta, anche se c’è da apprezzare l’idea: realizzare un sogno, specie d’amore, è sempre qualcosa di davvero prezioso.

Caterina Damiano

Vai alla gallery